Guido nel tramonto a fari spenti; le cuffie suonano una musica che non ascolto; indosso le cuffie perché non voglio sentire altro, i rumori del mondo fuori; ne ho sentite fin troppe, oggi; guido e non me ne importa niente.
Come poco fa, mentre camminavo solitario verso l'auto, una delle poche rimaste al parcheggio; cammino senza fretta; l'aria fresca della sera mi fa bene e la luce rossastra conferisce un'atmosfera particolarmente adatta al caso; cammino da solo, come faccio quasi sempre; cammino piano, non ho voglia di tornare a casa; le cuffie suonano una musica che non ascolto, ma la sento; e alzo gli occhi e la Luna crescente mi mostra che cosa vuol dire esser soli; anche le stelle, lassù, sono sole; e anche il Sole è solo; chissà perché si chiama “Sole”, poi? E' il suo nome che deriva da “solo” oppure il contrario? Non lo so e non mi importa.
Mi era venuto un dubbio, tempo fa, un dubbio che si è trasformato in un piccolo grande dilemma. Ora per fortuna l'ho sciolto e, da un lato, sto molto meglio. Altri dubbi affollano la mia mente, però non ci voglio pensare.
E continuo a camminare; rallento il passo; il cielo si fa sempre più scuro e ormai le luci nelle case sono accese; un'altra giornata che finisce; un'altra giornata buttata; e pensare che c'è chi fa il giro del mondo in un giorno; io ho solo fatto un giretto in treno e mi sento come se non mi fossi mai mosso; ma è un mio problema. E' sempre stato un mio problema.
Inconcludente.
Sono arrivato all'auto, la apro e salgo lentamente; è come se non fossi mai sceso; ma è un mio problema. E' sempre stato un mio problema.
Inconcludente.
Guido e non me ne importa niente; del mondo; degli altri; di me; e di che mi importa?; un punto e virgola dopo un punto esclamativo si può mettere?; non lo so, non me ne importa; sono inconcludente, ecco cosa sono; i miei affari, quelli miei per davvero, non riesco a concluderli; affari di tutti i tipi; affari, che brutta parola; certo, non dovrei usare parole così inadatte; però non me ne importa.
Inconcludente.
E soprattutto quando penso; quando penso a me, a te, a lei.
Penso ma non concludo; anche oggi quando stavo per dir
Come poco fa, mentre camminavo solitario verso l'auto, una delle poche rimaste al parcheggio; cammino senza fretta; l'aria fresca della sera mi fa bene e la luce rossastra conferisce un'atmosfera particolarmente adatta al caso; cammino da solo, come faccio quasi sempre; cammino piano, non ho voglia di tornare a casa; le cuffie suonano una musica che non ascolto, ma la sento; e alzo gli occhi e la Luna crescente mi mostra che cosa vuol dire esser soli; anche le stelle, lassù, sono sole; e anche il Sole è solo; chissà perché si chiama “Sole”, poi? E' il suo nome che deriva da “solo” oppure il contrario? Non lo so e non mi importa.
Mi era venuto un dubbio, tempo fa, un dubbio che si è trasformato in un piccolo grande dilemma. Ora per fortuna l'ho sciolto e, da un lato, sto molto meglio. Altri dubbi affollano la mia mente, però non ci voglio pensare.
E continuo a camminare; rallento il passo; il cielo si fa sempre più scuro e ormai le luci nelle case sono accese; un'altra giornata che finisce; un'altra giornata buttata; e pensare che c'è chi fa il giro del mondo in un giorno; io ho solo fatto un giretto in treno e mi sento come se non mi fossi mai mosso; ma è un mio problema. E' sempre stato un mio problema.
Inconcludente.
Sono arrivato all'auto, la apro e salgo lentamente; è come se non fossi mai sceso; ma è un mio problema. E' sempre stato un mio problema.
Inconcludente.
Guido e non me ne importa niente; del mondo; degli altri; di me; e di che mi importa?; un punto e virgola dopo un punto esclamativo si può mettere?; non lo so, non me ne importa; sono inconcludente, ecco cosa sono; i miei affari, quelli miei per davvero, non riesco a concluderli; affari di tutti i tipi; affari, che brutta parola; certo, non dovrei usare parole così inadatte; però non me ne importa.
Inconcludente.
E soprattutto quando penso; quando penso a me, a te, a lei.
Penso ma non concludo; anche oggi quando stavo per dir
6 commenti:
non finisci mai nien...
Esat
Stavi per dire cosa?!?
UAhuaUAUaaUAh finalmente Dee ti sei dato alla cannabis indica!!
beh qui la prendete tutti sul ridere beati voi. io invece volevo dirti, caro dee, che per quel poco che può servire ti sono solidale. questo post potevo benissimo averlo scritto io (beh, al posto di "lei" ci sarebbe stato scritto "lui"). anche io mi sento così quando scendo le scale del mio ufficio, e vado verso la macchina dopo aver guardato in giro e aver constatato che ancora una volta non c'è la sopresa che desidero ad aspettarmi. a quel punto non ho fretta di tornare a casa, non mi frega di niente.
ho letto questo post e volevo piangere. no, anzi. ho letto questo post e un pochino ho pianto.
Ti ringrazio Ad.
Fili, mi stupisco di te!
Jack, sì...
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