giovedì 5 luglio 2007

Ricordi di Berlino - Episode 1

Non riesco a capire come, prima del 2003, riuscivamo ad usare Windows 98 (oppure il 2000). Sarà che ormai qualsiasi cosa, dai semplici programmini per scrivere, passando per i siti web fino ad arrivare ai programmi più avanzati, richiedono caratteristiche hardware elevate. Dico tutto quuesto perché in questi giorni, a causa della mancanza del mio PC, sono costretto ad usare un vecchio Celeron con Win98. Troppo lento, credetemi. Voglio il mio XP, diamine. Comunque, chissà come, sono riuscito a inserire alcune nuove foto. Beh, diciamo che le foto non sono nuove, ma le ho appena messe sul sito (solito link a destra). Si tratta di alcune fotografie della famosa gita a Berlino nel 1999, quando ancora eravamo sul treno. Chi sa di cosa sto parlando mi capisce, vero Soci? Comunque vi voglio raccontare di quella gita. Siccome ne sono successe di cose, penso che la scriverò a episodi, quelli più significativi. Insomma, quelli di cui parliamo ancora oggi mangiando club sandwich allo Stinger.
Tutto è cominciato alla fine della terza superiore quando è emersa la proposta di trascorrere una decina di giorni a Berlino all'inizio del successivo anno scolastico: una spesa poco superiore alle duecentomila lire ci avrebbe permesso di volare verso la capitale tedesca. La proposta comprendeva solo la nostra classe, essendo l'unica classe di "linguisti". Quasi tutti aderimmo: come vi avrò già detto (e come potrete notare dalle foto) la nostra classe era composta da 22 persone, tre delle quali erano maschi. Sempre noi tre: Jack, io e Gio. E 19, dico diciannove, femmine. Così, la mattina presto del 6 ottobre 1999 si partiva dal vecchio aeroporto di Tessera con destinazione Berlino. Evvai. Dopo aver fatto scalo a Francoforte, prendiamo il secondo aereo e, dopo circa un'oretta, siamo nella Capitale. Ci accoglie una tizia che si era occupata del viaggio, tal Mirna (chiamata affettuosamente "Nappa", per via di un naso esageratamente sproporzionato) che ci guiderà attraverso la città. Verso l'ora di pranzo siamo in un ostello della gioventù: alla reception distribuiscono le chiavi delle stanze. Le professoresse (quella, ovviamente, di tedesco e quella di inglese) stanno al terzo piano, con il resto delle ragazze. Noi, unici tre uomini, siamo al primo piano: la nostra stanza è in fondo ad un lunghissimo corridoio, al termine del quale c'è una porta di ferro. Aprendola non siamo ancora arrivati: dietro questa porta ci sono ancora alcune porte, questa volta con dei numeri. Cerchiamo il nostro ed entriamo. La stanza è piuttosto grande, con quattro letti a castello, un paio di armadi e una scrivania. Non perdiamo tempo e ci disponiamo sui letti: Gio e Jack su uno e io sull'altro. Su quello libero ci mettiamo le borse eccetera. Io cerco di individuare subito le prese per la corrente: devo attaccarci l'impianto composto da lettore CD portatile e casse da viaggio con alimentatore esterno. Parte la musica, Californication (uscito proprio quell'anno, colonna sonora della gita) e siamo felici di essere a Berlino. Ci aspettano 10 giorni di ferie e intendiamo approfittarne. Ora dobbiamo scendere: bisogna cominciare da subito la visita alla città.
Così, inizia la nostra avventura tedesca. Ora, a quasi otto anni di distanza, mi riesce difficile ricordare i posti esatti che abbiamo visto, a parte quelli più famosi: la classica Porta di Brandeburgo (alla quale, stranamente, non ho fatto nessuna foto), Alexander Platz, Potsdamer Platz, i rimasugli del Muro, Checkpoint Charlie, il Reichstag (sede del governo tedesco) e posti così. Ci siamo perfino allontanati da Berlino città, per andare a Potsdam, dove abbiamo ammirato il catello di Sans Souci di qualche dinastia reale e dove abbiamo scattato la foto di classe. Poi siamo andati a Sachsenhausen per vistare il lager, la cui entrata è visibile nella foto dedicata. Abbiamo visto inoltre una prigione che usavano i comunisti nella Berlino Est e ci hanno spiegato tutti i mezzi di tortura che essi inferivano ai nemici politici. Trucchi che non avevano niente da invidiare a quelli usati dai nazisti nei lager. Quella prigione, credemi, è un lager con il soffitto. Comunque, a parte queste tristi storie, volevo parlarvi del contorno, ovvero di quello che noi abbiamo fatto. Nei prossimi post, chiaramente.

9 commenti:

Filippo il mulo ha detto...

Maledetti, voi in quarta avete fatto dieci giorni a Berlino in aereo. Io in quarta ho fatto cinque giorni a Napoli; in pullman, ovviamente. L'estero l'abbiamo visto solo in quinta, andando a Barcellona per cinque giorni: in pullman, s'intende.

Giovanni ha detto...

di quello che abbiamo fatto ...o di quello che non abbiamo fatto?
Ma come fai a ricordarti tutte queste cose? Io ho ricordi offuscati di quella gita...tra i quali i mitici kebab dei turchi, in quel periodo in Italia non si conosceva neanche l'arte del Kebab!

Deezzle ha detto...

Vero Filippo, noi in questo siamo stati molto fortunati. Ma avrei preferito andare a Barcellona piuttosto che a Berlino, anche se non è stato male.
Sì Gio, ricordo ancora alcune cose che scriverò presto (le ho già scritte, in verità, ieri sera, ma le pubblicherò di tanto in tanto, così per matenere una certa suspence), ma altre le ho dimenticate.

Deezzle ha detto...

PS: nella sezione "Amici & Co" delle foto ci ho messo 3 fotografie di Parigi 2000. Queste, come quelle di Berlino, hanno una pessima qualità perché scannerizzate da fotografie cartacee. Siano benedette le fotocamere digitali.

Giovanni ha detto...

Ohne salate, bitte

Deezzle ha detto...

Credo che si dica "Salade", ovviamente maiuscolo perché sostantivo. Ma non ci scommetterei neanche una lira siriana.

Giovanni ha detto...

infatti era "Salat", "salade" è francese. Ti devo una lira siriana dai! All'incirca 0,01435 Euro :)
PS: hai letto la pessima notizia sull'iPhone? La Vodafone potrebbe farci un pensierino invece di continuare a tormentarci (ormai da 10 mesi) con Totti e Gattuso.
www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/07_Luglio/05/Apple_iphone.shtml

JaCk ha detto...

cavolo!! benedetti kebab con 2 etti di pura carne(di non si sa che animale) ma fottutamente buona !! o no ???

L'intramontabile frase dal merda:
"Nür mit Fleisch"

Giovanni ha detto...

ma i paninari in Germania si chiamano "Scheisse"? L'equivalente de "El Merda" nostrano? Dibattito aperto