martedì 10 luglio 2007

Ricordi di Berlino - Last Episode

Un'altra sera la Nappa ci porta in una che lei definisce "discoteca". Non tutte le ragazze sono d'accordo nel seguirla, così c'è una parte di loro che rimane in ostello e un'altra che segue la Mirna. Naturalmente quando si dice discoteca uno pensa ad un posto abbastanza carino, divanetti, tavolini, arredamento sul moderno, luci, specchi e cose del genere e, ovviamente, ragazze. Molte ragazze. Perciò noi tre accettiamo. Ma quando arriviamo sul posto i buttafuori, prima di farci entrare, vogliono sapere se siamo maggiorenni. Purtroppo solo Jack e forse la Veronica lo sono così loro e le prof garantiscono per noi sbarbati. Insomma, questa "discoteca" non è altro che uno stanzone enorme con le pareti di pietra e le luci senza lampadari. Al posto dei divanetti ci sono le panche da sagra paesana e lo stesso dicasi per i tavoli. La musica he suonano è perlopiù sconosciuta, sarà roba tedesca penso. Per fortuna che c'è il bar. Le prof ci hanno ordinato severamente di bere soltanto una birra, una sola consumazione. Ovviamente tutti sappiamo che nessuno le ascolterà. Quindi, prima che sia troppo tardi, io Gio e Jack andiamo al bancone e ordiniamo tre birre. Credo che fossero Heineken. Alcune delle nostre compagne stanno ballando canzoni sconosciute. Noi siamo seduti su una panca che ci scoliamo tranquilli la nostra birra. Quand'ecco che, finalmente, il DJ mette una canzone conosciuta, anzi, una delle mie preferite, ovvero Praise You, di Fatboy Slim. Tutti in pista: una mano regge la bottiglia e l'altra si eleva nell'aria. Ora va meglio. Che diavolo di discoteche, penso mentre mi agito. La canzone finisce e ritorna la roba sconosciuta di prima, così decido di cercare Gio e Jack. Li trovo al tavolo della Nappa con altri suoi amici. Le ci offre una birra. Le diciamo dell'ammonimento delle prof ma diciamo anche che non ci importa. Lei estrae dalla borsetta una cartina e una busta con dell'erba. "Non ditelo a nessuno", ci dice. Così si rolla la canna ed esce con i suoi amici. Jack sostiene che è stata egoista, ma a me non importa. Io voglio le tipe, diavolo, ma non ce ne sono molte oltre alle nostre care compagne e quelle poche presenti sono anche più grandi di noi. Quindi mi faccio un giretto: passo dalle parti della console a guardare il DJ e cerco di intuire se il disco successivo sia una canzone che conosco. Attendo invano qualche minuto e me ne esco. Il tizio alla porta mi guarda e dice qualcosa che non capisco ma intuisco che vuole vedere il timbro sul dorso della mano. Glielo mostro e mi fa passare. Ora capisco: la "discoteca" è stata ricavata da una fabbrica in disuso e tutt'attorno ad essa ci sono calcinacci e rovine. Per strada trovo la Veronica e la Elena che mi informano del fatto che sono andate a comprare le sigarette o qualcos'altro dall'altra parte della strada. Faccio notare che è abbastanza pericoloso a quell'ora della notte in una città come Berlino per due ragazze girare da sole. Loro rispondono qualcosa svogliatamente e arriva anche Jack. Così parliamo un po' ma il freschetto ci fa rientrare nel locale. La Nappa è sempre al suo tavolo con i suoi amici e ha gli occhi abbastanza rossi, mentre Gio si sta bevendo un'altra birra "sarà la terza", ammette. Alle tre, credo, le prof dicono basta e ce ne torniamo all'ostello.
E' l'ultimo giorno e sta sera dobbiamo fare merdone, diciamo. Nei giorni precedenti abbiamo sparso la voce: vista la nostra posizione strategica all'interno dell'ostello invitiamo tutte le ragazze da noi, per il classico afterhour finale fino al mattino. Tutte si trovano d'accordo. Io, persino, ho comprato in un centro commerciale una nuova coppia di casse: diavolo, la discoteca dell'altro giorno mi fa un baffo. Compriamo anche da mangiare e da bere e diciamo alle ragazze di fare lo stesso perché la notte sarà lunga. La sera, prima di cena, sistemiamo la stanza: stendiamo le coperte inutilizzate per terra, in centro portiamo il materasso del letto vuoto e io collego l'impianto audio. Proviamo con qualche cd: Californication suona bene e lo stesso dicasi per il disco dei Five. Siamo a cavallo: ragazze, cibo, RHCP, bevanda. Tutto l'occorrente per un pigiama-party DOC. Diciamo alle ragazze di presentarsi al nostro cospetto alle undici e mezza. Guardo l'orologio: sono appena le undici e conoscendo le nostre amiche non saranno qui prima di mezzanotte. Quindi decidiamo di farci un pisolino in vista della veglia notturna. Peccato che quando abbiamo aperto gli occhi erano le nove del giorno dopo. Ci svegliamo e c'è la luce ancora accesa, la porta aperta e il lettore cd acceso. Merda, dico. Cazzo, dice Gio. Ghesboro, conferma Jack. E' già ora di tornare a casa.
P.S.: aggiunte nuove foto nelle sezioni "NY" e "Amici & Co".

4 commenti:

Giovanni ha detto...

AHAD- Le birre non erano Heineken ma di una marca berlinese, forse la Berliner Kindl Weisse, ma non ricordo bene.
ITHNEIN- Bei tempi…quando avevo ancora bevevo, ora il mio fegato mi ha imposto i succhi alla pera :P
THALATHA- Non ricordavo tutti questi particolari della gita a Berlino e per questo volevo ringraziarti. Sei il migliore. Grazie.

Filippo il mulo ha detto...

MA COME?!? Voi avevate le prof. che garantivano per voi in discoteca? Maledetti...

Deezzle ha detto...

Sì, garantivano. Ma solo in quell'occasione. Io credo che sapessero che razza di posto era quello.

JaCk ha detto...

cavolo DEE che storie!! tutti questi ricordi dopo 7 (??) anni, tu si che 6 avanti .... una spanna direi