domenica 28 ottobre 2007

Some Shit

Sebbene debba finire al più presto questa benedetta tesina, questa domenica sera, così vuota, la dedico alla musica. Continuo infatti a parlare di rap. Credo che l'ultima volta eravamo rimasti al 2002, per cui oggi tocca al 2003. Quell'anno si apre con qualche uscita poco interessante ma viene riempito subito dopo dal nuovo album di Snoop Dogg, Paid Tha Cost To Be Da Bo$$. Di quest'album, c'è da dire che, appena uscito, in Italia se ne trovano davvero poche copie. Io lo desidero ardentemente, così vado alla Ricordi di Mestre e chiedo al tizio alla cassa spiegazioni. Lui dice che non ce ne sono ma se lo voglio devo dargli 5 euro di acconto e loro me lo ordinano. Perfetto, gli lascio i soldi e qualche giorno più tardi, a fine giugno, mi chiamano dicendomi che è arrivato. Forse lo ricorderete: il singolo che lancia l'album è Beautiful prodotta da Pharrell Williams, il cui video è girato in Brasile. Tuttavia di quell'album, molto più significativa è From Da Chuuuch To Da Palace, che vi faccio vedere all'istante.

C'è anche da dire che a me mandano fuori di testa anche Paper'd Up, From Long Beach 2 Brick City e The One And Only (è un video di tributo per LeBron James, ma la musica è quella giusta).
C'è anche da dire che nel 2002 era uscito il doppio album di Jay-Z, The Blueprint 2 - The Gift & The Course. Io lo compro solo nel 2003 e diventa già un classico del mio CD player. Il primo cd, The Gift, si distingue per varie tracce molto valide e stra-belle. Tra queste vi ricordo la '03 Bonnie & Clyde con il featuring di Beyoncé: sì, lo so, però la base è di un pezzo di 2Pac e l'ha prodotta Kanye West, come gran parte del resto dell'album. Purtroppo non c'è il video, ma vi faccio sentire The Watcher 2 con il feat di Dr. Dre, Rakim e Truth Hurts. Ovviamente è il seguito di The Watcher, seconda canzone dell'album 2001 di Dr. Dre del 1999. Bellissima è anche The Bounce, prodotta da Timbaland e con la partecipazione di Kanye West; purtroppo non c'è il video, ma alzate il volume ovviamente! Purtroppo nemmeno di A Dream c'è il video: a mio avviso la canzone più bella di quell'anno e sicuramente una delle migliori di Jay-Z di sempre. Vuoi forse perché c'è un pezzo di Notorious BIG, preso da Juicy che potete trovare nella colonna a sinistra. Altro brano, altra super-canzone: parlo di Poppin' Tags, con le partecipazioni di Big Boi, Killer Mike e Twista. Il vide non è quello della canzone originale ma ascoltatela lo stesso, ne vale la pena. Un'altra perla, e dopo smetto, è As One: tratta dalla celeberrima Fantasy degli Earth, Wind And Fire vede le partecipazioni di Memphis Bleek, Beanie Siegel, Freeway, Peedi Craxx.
Ma nel 2003 è anche uscito un grande album dei GangStarr intitolato The Ownerz. Io l'ho comprato solo l'anno dopo, ma girava un video (e la canzone) che mi faceva impazzire: una vera traccia hip hop, quattro quarti puro di stile e metrica. Ascoltatela con il volume a palla e lo stereo ringrazierà: questa è Rite Where You Stand feat. Jadakiss.

Di quest'album sono davvero notevoli la bellissima Skills, In This Life con il feat. di Snoop Dogg & Uncle Reo e la splendida Nice Girl, Wrong Place.
Del 2003 sono anche altri album abbastanza carini e orecchiabili: in particolare mi viene in mente Cheers di Obie Trice prodotto da Eminem, Street Dreams di Fabolous, Get Rich Or Die Tryin' di 50 Cent e U Know What I'm Throwin' Up di Daz Dillinger. Proprio di quest'ultimo vi faccio ascoltare U Ain't Shit.

Avrete sicuramente notato che la base è quella che ho usato io in uno dei miei successi ;-)

sabato 27 ottobre 2007

Foglie d'autunno

So che alcuni post fa vi avevo detto che i weekend non mi piacciono tanto. Tuttavia sono costretto a rivedere le mie teorie e mi sento senza dubbio in grado di affermare il contrario: non vedo l'ora che arrivi il weekend. Forse perché in queste ultime settimane, come avrete sicuramente notato, ho zero tempo libero e il Signore solo sa quanto io amo avere del tempo libero. Comunque poco fa mi sono affacciato alla finestra di camera mia e ho visto gli alberi d'autunno del mio giardino. Ho quindi pensato bene di scattare un po' di foto: oh, roba seria eh? Mi sono messo lì, bello tranquillo, col cavalletto e tutto il necessario (ovvero il cavalletto e la macchina fotografica), e ho scattato qualche fotografia. Ovviamente io non sono un fotografo provetto, tantomeno dispongo degli strumenti per esserlo. Comunque ho fatto del mio meglio. Le foto le potete trovare al solito indirizzo di Flikr.
Ditemi se vi piacciono.

mercoledì 24 ottobre 2007

La carica del (post) 101

Signori, come state? Tutto a posto? Sono solamente passato per farvi un saluto e scrivere questo post che è il numero 101. Inoltre vi rendo partecipi del fatto che non ho assolutamente tempo per fare niente che non sia seguire lezione, far fare allenamento di minibasket ai bambini, fare alcune ripetizioni, scrivere una tesina sull'Universo primordiale (in pratica una brutta copia di quella che avevo fatto per l'esame di giugno causa, appunto, la mancanza di tempo) e basta. Fate voi, che sono talmente preso male da essere costretto ad alzami presto la mattina per guardare la posta elettronica. Immaginatemi così: in pigiama, con gli occhi socchiusi, che batto i denti perché prima ero sotto il piumone e adesso sono seduto scalzo alla scrivania, che non capisco proprio tutto quello che leggo e che forse forse non so neanche leggere, che leggo una mail dove sono contenuti centinaia di articoli di astrofisica e leggo i vostri perversi blogs senza capirne una sola virgola. Non sono un bello spettacolo, ve lo garantisco.
Comunque ecco, adesso torno alla mia nucleosintesi e vi bacio tutti, uno per uno. Mi sa che mi toccherà fare come Adelaide e scrivere i post il weekend e metterli in rete di volta in volta. Oppure no. Insomma, come avrete sicuramente notato, sono sempre più rintronato (che fa anche, e ovviamente, rima).

Il vostro Dee

lunedì 22 ottobre 2007

Sforzi apparenti

Bello il Mac, sì. Però ho dovuto fare alcuni sforzi notevoli (che poi non si sono rivelati tali):
  • per capire come si fa ad impostare gli accenti da tastiera italiana con TeXShop, editor di LaTeX per Mac; alla fine era una cavolata ed è bastato modificare le codifiche con cui vengono salvati i files da "Mac OS Occidentale" a "Roman Latin 1".
  • Per capire come inserire le figure in TeXShop, visto che il comando predefinito era "pdflatex", e tutti sappiamo che non mette le figure. Anche qui era una cagata perché bastava modificare le impostazioni di compilazione da "LaTeX" a "TeX + Ghostscript".
  • Per installare il Gimp che mi serve per convertire le immagini in "eps". Bisognava installare X11, un'interfaccia che usa UNIX e che per fortuna era compresa nel DVD del Mac OS X. Quindi anche questa una boiata.
  • Per installare la stampante WiFi. Alla fine anche questa era una cavolata perché bastava leggere meglio le istruzioni sul manuale della stampante.
Insomma, nessuna difficoltà ad usare questo nuovo sistema operativo, ma è solo questione di abitudine. Molte funzioni infatti qui hanno nomi diversi ma sono uguali, anzi migliori, di quelle di Windows.
Per i resto devo ammettere che il Mac va proprio bene: veloce, sicuro, stabile. Cosa si può volere di più da un computer? Che ti faccia il caffè? Beh, se permettete me lo vado a bere al bar vicino a casa mia che lo fanno buono.

Tra le altre novità, ho seguito il consiglio di un nostro professore e mi sono iscritto alla newsletter per ricevere gli articoli che vengono "pubblicati" giornalmente su arXiv. In particolare riceverò ogni mattina articoli "astro-ph" e "hep-th", Astrophysics e High Energy Physics - Theory, rispettivamente. Non vedo l'ora che sia domani mattina.

domenica 21 ottobre 2007

Ferrari


Dopo due anni passati a lottare con problemi tecnici e non, la Ferrari riporta i suoi piloti sul gradino più alto del podio nel Gran Premio del Brasile, aggiudicandosi così il titolo mondiale piloti con Kimi "The Ice Man" Raikonnen e il titolo costruttori.

Cuore rosso, cuore Ferrari.

Questione di variazioni

Dunque, visto che è da un po’ che mi trattengo, volevo continuare, se me lo consentite, la storia sulla QFT. In particolare oggi volevo parlarvi della quantizzazione dei campi, ovvero di come si passa dalla meccanica quantistica “classica” alla QFT. Lo farò partendo dal campo elettromagnetico e poi estenderemo tale discussione ai campi generici. Prima di addentrarci nella trattazione, vi ricordo le conclusioni alle quali eravamo arrivati fino ad oggi.
  • La meccanica quantistica è una teoria probabilistica.
  • Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg è ben più importante della conservazione dell’energia (questo lo capiremo meglio quando parleremo delle particelle virtuali).
  • Le particelle possono essere rappresentate da una funzione, detta funzione d’onda, il cui modulo quadro fornisce la probabilità di trovare la particella in una certa posizione con una determinata energia.
  • La forza coulombiana repulsiva (attrattiva) che si esercita tra due cariche dello stesso (opposto) segno avviene tramite l’interazione mutua dei campi elettrici generati dalle due cariche.
  • Può accadere che durante un processo di diffusione venga emesso spontaneamente un fotone, violando apparentemente la conservazione dell’energia. Tale fotone si dice virtuale ed ha la proprietà di trasportare la forza da una carica all’altra (o alla stessa carica).
In base a quanto detto adesso vediamo a grandi linee come si possa quantizzare un campo. Essenzialmente l’idea fondamentale si basa sull’analogia delle equazioni di Maxwell per il campo elettromagnetico con l’equazione di d’Alambert per le onde. In particolare entrambi i tipi di fenomeni hanno un’origine “variazionale”, per così dire; ovvero si basano sui principi variazionali di Hamilton-Lagrange. Questo è un argomento un po’ intricato, anche se di una bellezza ed eleganza sconcertanti. Per comprenderlo a fondo servono concetti e nozioni matematiche che sinceramente vorrei evitare di usare per non appesantire troppo la discussione. D’altra parte, però, tali concetti sono di fondamentale importanza per la teoria quantistica dei campi che, lo ripeto, si basa sui principi primi della meccanica analitica. Quindi cercherò di farvi intuire il concetto che sta alla base del principio variazionale, rimandando qui la trattazione matematica completa.
Essenzialmente il principio variazionale non è altri che il principio di minima azione; per illustrarvelo farò l’esempio di un raggio luminoso: il principio di minima azione applicato alla luce è i principio di Fermat. Allora, il senso è questo: prendete un raggio luminoso (ad esempio quello di un laser) e sparatelo in una certa direzione. Ad esempio potete fissare un bersaglio sul muro e cercate di centrarlo con il raggio laser. Dopo qualche tentativo sono sicuro che ci riuscite e il raggio finisce esattamente dove l’avete puntato. A questo punto voi penserete (giustamente) che il raggio ha percorso la linea retta per arrivare fin là. Ma allora, vi chiedo io, perché ha proprio fatto una linea retta e non è passato, ad esempio, per la stanza di fianco? Cioè vi chiedo: c’è un motivo particolare perché i fotoni viaggiano in linea retta o è solo una coincidenza?
Ebbene esiste un motivo particolare, ovviamente, e tale motivo è il principio di Fermat: il percorso fra due punti preso da un raggio di luce è quello che è attraversato nel minor tempo. Esiste anche la versione meccanica di tale enunciato e prende il nome di principio di Maupertis: fra le varie possibilità di moto inanimato, la natura sceglie sempre il cammino più vantaggioso. Ovviamente la dimostrazione matematica non è affatto ovvia come l’intuizione ci suggerisce. Tanto meno è ovvia la versione quantistica di tale principio, che si traduce di fatto nel famoso integrale di Feynmann di cui parleremo ampiamente più avanti.
Bene, siccome credo di avervi dato abbastanza su cui pensare, rimando la quantizzazione del campo nel prossimo post.

PS: ho da poco scoperto che oggi a Treviso c'è l'OmbraLonga. E io sto a casa. Diavolo.

sabato 20 ottobre 2007

I Got It!



mercoledì 17 ottobre 2007

Lettera

Così, senza motivo, ti scrivo.
In questi anni parecchie cose sono cambiate. Le persone sono cambiate, i loro sguardi, le loro parole e i loro sentimenti. Anche io sono un po' cambiato: il mio sguardo è cambiato, le mie parole e i miei sentimenti pure. Non so se cambiati in meglio o in peggio, questo io non lo posso dire, ma speravo tanto me lo dicessi tu, leggendo queste righe.
Ricordi l'ultima lettera che ti ho scritto? Pochi giorni fa ho avuto l'occasione di rileggerne alcuni passi (ne ho tenuta una copia per me) e non mi ci ritrovo più. Ho cercato di rimettermi nei panni di quella volta, sono stato ad ascoltare a lungo ma ho sentito solo silenzio attorno e dentro me. Tuttavia, in alcune mie parole, ti ho rivista. Ed eri bella. Chissà adesso come sarai: hai ancora quei bei capelli castani lunghi un po' più giù delle spalle o li hai tagliati? Beh, lasciatelo dire, ma sarebbe davvero un peccato! E poi, chissà se sei cambiata? Ci sono giorni in cui mi pare di rivederti al di là di una vetrina, che sparisci subito dietro a qualche porta, ti nascondi nelle ombre dei portici come quel giorno di ottobre che ti ho vista ma ho fatto finta di niente. Riconosco che non è stata la cosa più saggia da fare però, cosa vuoi, a quel tempo io non ragionavo come avrei dovuto. Adesso spero di farlo, anche se non ne sono tanto sicuro.
Chissà se il tuo sguardo è cambiato. Me lo chiedo spesso quando rivedo qualche tua fotografia. E adesso, rileggendo quelle righe, mi sembra che un po' mi ritorni in mente. Non tu, ma i tuoi occhi, i tuoi begli occhi verdi. Occhi verdi ti chiamavo, ricordi? Adesso lo posso dire: mi ero innamorato dei tuoi occhi, del tuo sguardo, di come guardavi tutti attorno a te e cercavi di capire se ti potevi fidare, del tuo modo di muoverti che sembrava pesassi ogni passo per non farne troppi o troppo pochi, della tua voce così sottile ma così potente, del tuo raro sorriso che facevi, abbassando leggermente la testa, quasi per nasconderti, e tutte le altre piccole cose di cui ho già parlato abbondantemente anni fa.
Sai, davvero non saprei cosa dirti se domani ti trovassi per strada: semplicemente ti saluterei, ti chiederei come sta andando con l'università e le solite cose che si chiedono a chiunque. Del resto cosa potrei dire? Certamente è vero che a volte il silenzio vale più di molte parole, ma sono sempre stato in silenzio. Anche adesso che ti sto scrivendo: scrivo, non parlo. Mi viene meglio scrivere, anche se il mio italiano non è perfetto, né ci tengo che lo sia. Ho imparato ad accettare i difetti di ciascuno ed esaltarne i pregi. E se non lo faccio con l'italiano parlato, spero di farlo almeno con quello scritto. E se non ci riesco nemmeno così, beh, pazienza.
Ma adesso concludo questa noiosa lettera e credo che non te la invierò nenanche. La pubblicherò nel blog, sì, credo che farò questo. Perché in fondo, lo so per certo, tu mi avrai dimenticato, anche se nell'ultima lettera ti avevo implicitamente pregato di non farlo. Ma è sstata sicuramente colpa mia, avrei dovuto farmi sentire più spesso, anche se, a pensarci bene, non so quali vantaggi ciò avrebbe portato. Purtroppo però ormai è tardi ed è per questo che non ti mando questa lettera. La scrivo nel blog così se per caso capiti tra queste pagine, potrai leggerla.

Ciao Occhi Verdi, non ti ho dimenticata.

martedì 16 ottobre 2007

Via In Un Lampo (preview)

Signori, un'altra produzione Deezzle records è stata messa in rete! Si tratta di una preview del vero brano che a breve sarà disponibile. Intanto beccatevi questo assaggino. Vi piace la base? No, non preoccupatevi, non l'ho fatta io! Non avendo gli strumenti mi è impossibile farlo: è la base del brano "Shottas" di Juelz Santana feat. Cam'ron & Sizzla. La mia versione si intitola Via In Un Lampo e di seguito vi posto il testo della prima strofa, se non riuscite a capirla.

Ehi, sono cresciuto in un paese dove
prima di spendere devi versare litri di sudore
devi sentirne l'odore provarne dolore
adorare la vita perché se poi la gente muore?
eh che cazzo ne so, io nel mio piccolo
cerco di portare avanti un altro capitolo
salto l'ostacolo ma ce n'è un altro più alto
più che altro se sono nel fango mi rialzo.
Ma resto nel basso perché non ho altro
passo dopo passo rischiandone uno falso
con il cuore di un bambino stesso sguardo,
stesso traguardo, stessa voglia di farlo.
E se non ci riuscissi so che basta crederci,
se hai degli obiettivi fissi basta muoversi,
lascio il passato alle spalle e non ci penso
piuttosto mi concentro su ciò che vedo e sento.

RIT.
me ne vado in un lampo via da qua
via dalla città non per comodità
via dagli amici non per asocialità
fuori da questa realtà, fuori dal rap

Sono fuori.

lunedì 15 ottobre 2007

Solidale

Mi stavo per dimenticare. Purtroppo non ho il tempo per scrivere un post decente sull'argomento, ma partecipo all'iniziativa. Perché, diavolo, di Terra ne abbiamo solo una (e gli astrobiologi sanno quanto è difficile trovarne un'altra).

domenica 14 ottobre 2007

So what?

Bene, come prima cosa credo che sia opportuno fare le congratulazioni (in ritardo su questo blog) a Sushi John che, finalmente, si è laureato, diventando così dottore magistrale, ma soprattutto, disoccupato.
Come seconda cosa volevo dire che non c'è una seconda cosa. Questo è tutto gente. Ma soprattutto, questo è un post molto corto. Certo, bisogna sempre chiedersi "corto rispetto a cosa?". Beh, questo è soltanto corto. Diavolo.

martedì 9 ottobre 2007

Biscotti inzuppati


Come quasi tutti in Italia, ho conosciuto i Limp Bizkit per la prima volta con Take A Look Around, colonna sonora di Mission Impossible 2 nel 2000 (la canzone è una vera bomba). Poi, grazie al loro successo, hanno cominciato a farli sentire più spesso anche qui. Il secondo estratto dall'album di quell'anno, Chocolate Starfish Ad The Hod Dog Flavoured Water, è stato il brano My Generation, che vi faccio vedere in loco. Due parole su questo brano: a furia di vederlo su MTV e sentirlo alla radio, ormai l'avevo imparato a memoria. Quindi, quando ho comprato il disco, nel lontano novembre 2000 al centro commerciale della Defense di Parigi, la sapevo già. E qui c'è un video, che non so che fine abbia fatto, girato in treno al ritorno da quella gita, dove ci sono io che canto tale canzone con gli altoparlanti portatili praticamente sulle orecchie. Quindi lancio un appello: chiunque legga questo post e sia in possesso del video in questione è pregato di farmelo avere, grazie. Ma ora, la canzone.



Bene, dopo questa è uscito il singolo, molto bello, Rollin' (Air Raid Vehicle) girato nientepopodimeno che in cima ad una delle due Torri del WTC. Da vedere. Poi viene il momento di My Way, splendida, e di Boiler (cupa ma in fondo bellissima).
Siccome mi ascoltavo quell'album praticamente tutti i giorni andando a scuola, lo sapevo a memoria, quindi volevo assolutamente ascoltare dell'altra roba. Trovai quello che faceva per me nelle solite ceste di cd a prezzo speciale che si trovano nei centri commerciali quasi un anno dopo: riuscii a reperire l'album precedente a quello del 2000, ovvero Significant Other del 1999. La bellissima copertina del cd è quella riportata in figura (che costituisce anche il poster gigante appeso sopra al mio letto). Io sapevo dell'esistenza di quell'album già dal dicembre 2000, in quanto ogni morte del papa su MTV passavano un video fantastico di una certa canzone intitolata Break Stuff. Me lo ricordo che c'era anche un apparizione di Eminem. Quindi potete immaginare la mia contentezza quando, con il cd ancora incartato, sono salito in camera, ho acceso la radio, scartato il cd e schiacciato "play" sulla traccia 3. Ragazzi, poco fa l'ho rivisto e vi dico che se fate attenzione potete vedere: Snoop Dogg, Dr. Dre, Eminem (mi ricordavo giusto) e il cantante dei Korn che non mi ricordo come si chiama. Quindi ecco, questa è Break Stuff: diavolo, alzate quel cazzo di volume!



Di quell'album, la seconda canzone che mi piace un sacco è Re-Arranged e la terza è Nookie, e vi consiglio di ascoltarle tutte e tre. Poi c'è anche un bel featuring con Method Man, N' 2 gether Now, e uno con quel cantante dei Korn.
A ottobre 2001, come ben sapete, comincio l'università e il solito Alberto mi informa che lui è in possesso del primo album dei Limp, ovvero Three Dollar Bills Y'all. Me lo presta ma lo trovo troppo duro, troppo alternativo rispetto agli ultimi due album. Comunque, l'unica canzone che si salva di quel cd è la Faith, tratta da un famoso brano di George Michael.
Purtroppo Chocolate Starfish Ad The Hod Dog Flavoured Water è l'ultimo album decente: nel 2002 esce una specie di The Best Of, solo che le canzoni sono tutte remixate (tra i fautori dei remix ricordo anche P. Diddy). La band a questo punto va in crisi, tant'è che il chitarrista, Wes Boreland, si separa. In questo modo tocca a Fred e soci trovare un nuovo componente e fortunatamente lo trovano. Tuttavia, a mio avviso, il sound dei Limp non è più quello di un tempo: nel 2003 infatti esce l'album della "nuova" band intitolato Results May Vary. Atteso da tre anni, finalmente si sente di nuovo la vera voce di Fred: ma io personalmente sono deluso. Paragonato a Chocolate Starfish Ad The Hod Dog Flavoured Water o a Significant Other, quest'album è troppo melodico, con ritornelli cantati e canzoncine d'amore. Oh, non che non siano belle (cavolo, Behind Blue Eyes è davvero bella, anche se la versione originale degli Who è decisamente meglio), ma sono un po' troppo banali, ecco. Mi sarei aspettato una cosa molto più selvaggia. Comunque, bando alle ciance e beccatevi il video di Eat You Alive, il primo singolo estratto.



PS: se vi stavate chiedendo perché c'è sempre quello dei Korn in mezzo alle balle, è perché Korn e Limp Bizkit condividevano stessa etichetta e stesso produttore. Che ci volete fare?

lunedì 8 ottobre 2007

Una spiegazione brillante


Mi trovo qui, in camera mia, in accappatoio (mi sono appena fatto la doccia) che cerco su internet una degna spiegazione del Lamb-shift. Ho trovato questo sito che mi ha chiarito un po' le idee, ma i calcoli restano tabù - non che non li sappia fare, ma non ho avuto tempo per prepararli bene, quindi in pratica è come se non li sapessi. Comunque, da quanto ho capito, le cose stanno così. Tutti sanno che gli atomi sono formati dal nucleo più gli elettroni. Le orbite degli elettroni sono quantizzate, ovvero sono caratterizzate da particolari valori dell'energia. Per esempio, per rimuovere l'elettrone in un atomo di idrogeno (H) allo stato fondamentale sono necessari circa 13.6 eV. Questa energia è negativa quando l'elettrone è vincolato all'atomo, perché è dovuta, tra le altre cose, all'attrazione elettrostatica del protone (questa cosa, noi A&A, la chiamiamo buca di potenziale). Però c'è anche lo stato eccitato dell'atomo di H, ovvero quando l'elettrone va ad occupare un livello energetico superiore, e quindi meno legato al protone. Ogni orbitale è caratterizzato da una serie di numeri quantici, tra i quali cito quello principale n e quello di momento angolare orbitale l. Ad esempio, lo stato fondamentale è il 1s, dove il numero rappresenta n e la lettera rappresenta l. Dopo viene il 2s, poi il 2p e così via. Ebbene, vi aspettereste, secondo quanto ho detto, che dopo lo stato 1s venga il 2s e poi il 2p. E invece, nel caso dell'H non è così. Si trova che il 2p è più basso in energia del 2s e questo comporta uno spostamento delle righe spettrali di circa 1040 MHz. La spiegazione di questo fatto risiede, ancora una volta, nella QED (elettrodinamica quantistica): secondo la QED - che è una teoria quantistica di campo - il campo elettromagnetico ha energia di punto zero (energia minima) che è diversa da zero. Questo implica che posso venire generati, grazie ad oscillazioni repentine, fotoni virtuali e coppie elettrone-positrone (che annichilendosi danno luogo ad altri fotoni). Quindi, l'elettrone (che, come avevo detto alcuni post fa, genera il campo elettromagnetico) è soggetto a queste oscillazioni e può essere che venga emesso un fotone virtuale e subito ri-assorbito dal campo. Questo provoca una sorta di sparpagliamento della carica, una sua delocalizzazione insomma, e l'effetto netto è che l'elettrone risente di una attrazione più debole, per cui l'autointerazione (è così che si chiama il processo di creazione-distruzione di un fotone virtuale, detto anche loop) fa sì che sia un po' meno strettamente legato di un elettrone in 2p, ovvero più alto in energia.
Insomma, sono partito da questo per illustrarvi la grande potenza della teoria quantistica dei campi. Anche se non so le formule, spero di avere compreso il fenomeno abbastanza bene da poterlo spiegare al prof domani, nel caso in cui me lo chieda.

In foto: un diagramma di Feynman per l'auto interazione di una particella. Lasciate stare le lettere: ciò che importa è che i fotoni virtuali sono le "ondine", mentre l'elettrone è quello indicato dalle lettere p ed r. Notate che in questa interazione l'elettrone (p) se ne va bello tranquillo in giro, poi ad un tratto, spunta fuori un fotone (q) ma che viene riassorbito immediatamente dopo (r). In sostanza, stiamo parlando di rinormalizzazione.

sabato 6 ottobre 2007

Due domande

Dopo quasi un anno, finalmente mi sono deciso e ho crittografato la rete di casa mia. Così ho anche approfittato per fare un bel reset al router e impostare tutto per bene. Adesso sembra andare, vedremo quanto dura prima di un nuovo reset. Comunque, ho un paio di domande da farvi, a cui sto pensando intensamente da alcuni giorni (vi avverto, sono domande tecniche).
  1. Supponete di mettervi nel vuoto più assoluto (supponete pertanto che l'intero Universo sia il vuoto) e supponete di essere un occhio. Si, un grande occhio: questo perché così non potete vedervi, ovviamente. Bene, in questo caso sapreste definire le dimensioni di quello spazio vuoto? Cioè, sapreste dire quante siano le sue dimensioni?
  2. Seconda cosa (ma questa forse è molto più banale, ma non mi viene in mente la risposta, causa forse un lapsus freudiano): tutti sanno che il decadimento beta può essere di due tipi, il beta(+) e il beta(-). Nel beta(-) un neutrone decade in un protone, un elettrone e un antineutrino, mentre nel secondo un protone decade in un neutrone, un positrone e un neutrino. Ma il protone non è stabile? Quando dico stabile intendo dire che la sua vita media supera di gran lunga il tempo di vita dell'Universo.
Illuminatemi, vi prego.

venerdì 5 ottobre 2007

Two-zero-zero-two

Parlando di rap, eravamo rimasti l'ultima volta al 2001, anno in cui ascolto con molto interesse i successi di Pac e Dre di qualche anno prima. Come ben sapete, dopo il 2001 viene il 2002: il rap statunitense comincia a prendere piede anche in Italia e escono i singoli di quella bella figliola della Jennifer Lopez (ancora sposata con Puff Daddy) con la partecipazione di Ja Rule, ovvero I'm Real Remix. Come potete vedere/sentire è una canzone molto da club, per carità, non comprerei mai un disco di J.Lo, sia chiaro, ma quello di Ja Rule sì. E così ho fatto: l'album si intitola Pain Is Love e contiene varie canzoncine simpatiche, tra le quali Always On Time, Down Ass Bitch (il video/singolo si intitolano Down Ass Chick, questioni di censura), Livin'It Up e altre. Insomma, niente di che: diciamo che potevo anche fare a meno di comprarlo, ma va sempre bene per le feste. Così chiedo ad Alberto se ha anche il primo album di Ja Rule, Venni Vetti Vecci e ovviamente me lo faccio prestare. Decisamente più street questo qui.
Tuttavia nel 2002, non so cosa mi prende, ma comincio a fissarmi anche per il rock: colleziono tutti gli album dei Limp Bizkit con relativi poster e magliette, dei Korn, dei Metallica (grazie ad Andrea che me li passa :-D) e altre cose. Quindi il rap lo metto un po' da parte ma non del tutto. Merito del fatto che su All Music (che si chiamava ancora VIVA Rete A) fanno un programma al giovedì sera chiamato Rapture (lo fanno ancora e conduce Rido (ve ne parlerò in un altro momento)) grazie al quale sento Wrong Idea di Snoop Dogg: è amore a prima vista. Questa canzone è contenuta nell'album del 2000, Tha Last Meal, e mi piace un sacco. Decido che devo assolutamente avere quell'album e a fine luglio ne sono il possessore più felice della terra avendolo trovato a prezzo speciale alla Ricordi di Padova. Ve la faccio ascoltare/vedere: ovviamente dovete alzare il volume (e quelle cazzo di mani!).


Beh, che dire? Fantastica. Snoop ha il potere di farti dondolare la testa avanti ed indietro e non puoi smettere, diavolo, non puoi. Di quell'album è anche notevole la bellissima Lay Low, prodotta da Dr. Dre e con i featuring di Nate Dogg, Master P, Butch Cassidy & Tha Eastsidaz. Dovete assolutamente alzare il volume. E preparatevi che fra poco uscirà il mio remix! Insomma, Snoop Dogg diventa definitivamente il mio idolo. Ma di questo ve ne parlerò in un altro post dedicato a lui.
Verso settembre/ottobre rimedio altri due vecchi dischi di Snoop a prezzo speciale, ovvero No Limit Top Dogg e Da Game Is To Be Told Not To Be Sold. Ma ve ne parlerò un altro giorno.
In una puntata di Rapture, verso fine ottobre sento una canzone che mi fa impazzire, ovvero Multiply di Xzibit (quello che presenta Pimp My Ride, per intenderci): prodotta da Dr. Dre, ti fa dondolare pericolosamente la testa avanti ed indietro, nonché a destra e a sinistra. Nel video compaiono Nate Dogg, Dr. Dre e Busta Rhymes. Quindi compro anche quest'album, intitolato Man VS Machine. Da ascoltare assolutamente in loco Symphony In X Major, My Name con il feat di Eminem e Nate Dogg, e in pratica tutte le altre.
Ma il secondo video che vi propongo subitissimo è di un'altra canzone, di un altro artista di cui non ho ancora parlato, ovvero di Kool G Rap. La canzone si intitola My Life. Due parole prima di salutarci con questo video: sentita anche questa su Rapture e una volta in radio, divento matto per reperirla con una discreta qualità. Su WinMX ce ne sono un paio ma di bassa qualità, ma mi tocca accontentarmi. Leggendo alcune cose vengo a sapere che è contenuta nell'album The Giancana Story. In Italia non lo conosce nessuno ma io devo averlo. Lo comprerò soltanto un anno dopo al Virgin Megastore di Parigi. Comunque, eccola. Al solito, pump up the volume!!

mercoledì 3 ottobre 2007

Una nuova settimana

Finalmente una nuova settimana è cominciata. Sì lo so, oggi è mercoledì e la settimana, classicamente, inizia il lunedì. Beh, che volete, io la faccio iniziare oggi e finire, al solito, la domenica sera. Quindi il lunedì e il martedì sono dei giorni un po’ così, né carne né pesce.
Ci stavo pensando giusto ieri: io non sopporto il fine settimana. Sì, certo, mi piace starmene a casa a far niente tutto il giorno, ma quando è troppo è troppo. Però mi rendo conto che tutto questo scaturisce esclusivamente dal non avere del lavoro fisicamente impegnativo, come poteva essere quello dell’estate scorsa al mare. Comunque, finalmente è mercoledì. Sapete, mi piace proprio la settimana lavorativa e principalmente per due motivi: alle 14.30 fanno i Simpsons e alla sera Striscia. Poi questa settimana è anche arricchita dal bel corso che inizia domani, ovvero Astrofisica delle Interazioni: da quanto ho letto sul programma, deve essere una vera figata (lo trovate in questo pdf). Lunedì si riprende con Astrofisica delle Galassie 2 e martedì, udite-udite, farò quel bell’esame di Fisica Superiore che sto studiando, tra una cosa e l’altra, da metà agosto. Speriamo in bene. Ieri ho cominciato il ripassone catagalattico e ho fatto un paio di questi esercizi, senza concludere molto peraltro.
Come se non bastasse, il modem Wi-Fi fa le bizze: si disconnette da solo senza che nessuno gli dica niente e si riconnette. Poi non mi apre quasi più le pagine di Google al primo colpo ma devo fare una serie di tentativi prima di riuscire a combinare qualcosa. Ed è inutile formattare nuovamente il pc dato che lo stesso problema si presenta con gli altri computer. Devo cambiare il modem, e prenderne uno di quelli con 3 antenne e protocollo “N” di trasmissione dati. Anche perché sono molto propenso a cambiare il pc, ovvero prendere un portatile. In un primo momento avevo pensato ad un Sony Vaio serie CR: bello bello per davvero, con schermo da 14.1” (i monitor Sony sono tra i migliori). Poi, se lo guardate, di estetica è meraviglioso. Anche di tecnologia non è male con quel bel T7100 Santa Rosa e 2 GB di RAM. Tuttavia ha due pecche: la scheda grafica (condivisa con la RAM) e Vista pre-installato. Oddio, non che Vista non mi piaccia, al contrario, ma avendolo provato di persona non mi convince molto: senza scheda grafica dedicata l’OS porta via un sacco di memoria, anche se si monta un T7300 o superiore. Inoltre c’è da diventar scemi per farlo partire con la mia rete e, se devo ogni volta bestemmiare in turco per guardare la mail, è meglio cambiare OS. Ma la cosa più grave è che non si può re-installare l’XP: si potrebbe, a dire la verità, ma bisogna smanettare con il BIOS e fare cose alquanto strane. Quindi credo proprio che prenderò un bel MacBook: tutti dicono che è stra-sicuro e stra-compatibile con vario hardware e software. E poi, diavolaccio schifoso, è stra-bello. Comunque, per quello che serve a me, mi va benissimo: anche per il fatto che essendo UNIX alla base del Mac OS esistono infinite possibilità per usare il nostro beneamato LaTeX. L'unico neo è il prezzo; del resto la qualità - se di qualità stiamo parlando - si paga.
Beh, credo di avervi annoiati abbastanza, quindi riprendo a studiare le solite perturbazioni, cercando di non addormentarmi come sono solito fare quando studio a letto.