C'erano una volta Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. In una giornata di fine estate decidono di andare a cena fuori, visto che è da tanto che non si vedono. Tutti si trovano d'accordo tranne Bertoldino che dimostra, come al solito, poca voglia di fare nonostante la sua giovane età nella quale potrebbe spaccare il mondo ma preferisce passare il tempo a dormire con i tappi alle orecchie. Così Bertoldo e Cacasenno decidono di trovarsi ad una certa ora, e pensano bene di andare a casa di Bertoldino a citofonargli, visto che non risponde al telefono. Dopo svariati minuti passati al campanello, i nostri due eroi decidono di andare da qualche parte verso il centro della città e trovare un posto per cenare, vista la tarda ora.
Dopo alcune peripezie poco interessanti, essi si ritrovano in un campo dove c'è un cinema all'aperto e, di fianco, alcuni banchetti evidentemente addobbati per un imminente rinfresco. Così, in questo clima cinematografico, Bertoldo e Cacasenno si appostano nei pressi del banchetto che, appena accese le luci, prendono d'assalto, soprattutto i vassoi con il salame/prosciutto e i bicchieri di prosecco.
Al centro del banchetto, il quale forma un ferro di cavallo, ci sono alcuni personaggi che sembrano essere famosi per il fatto che svariate persone, tra fotografi, giornalisti e cameramen, li circondano riempiendoli di domande. Bertoldo riconosce tra essi un ex-cabarettista TV che oggi scrive nel quotidiano locale e un presunto attore la cui faccia gli ricorda qualcosa ma non il suo nome. Cacasenno, invece, al terzo prosecco decide che è giunto il momento di fare il personaggio e si infiltra al centro del ferro di cavallo per assistere, interessato, ai dibattiti cine-culturali tra il famoso regista e gli astanti partecipanti alla proiezione.
Cacasenno si trova nel bel mezzo della discussione, ascoltata con rinnovato interesse dal primo minuto, quand'ecco che una donna con molti lustri alle spalle, gli si avvicina e chiede:
"Mi scusi, sa per caso il programma di domani?"
Al che Cacasenno risponde con tono pacato e cordiale:
"No, sinceramente il programma di domani sera non lo so..."
Ma viene interrotto dallo scoppio di risate di Bertoldo che, per evitare figure poco profumate, si volta dalla parte opposta. A Cacasenno - che ricordo era già al terzo prosecco in meno di cinque minuti - non resta altro da fare che ridere a sua volta in faccia alla povera malcapitata signora la quale, evidentemente sentitasi presa per i fondelli - anche se non ce n'era il motivo visto che Cacasenno diceva la verità -, abbozza un timido sorriso come per dire "potevi dirlo prima che non lo sapevi invece di prendermi in giro". Il bello è che Cacasenno le aveva detto proprio questo.
"No, non lo so il programma", conclude Cacasenno ammettendo la sconfitta.
Bertoldo è dalla parte opposta del banchetto che se la ride a più non posso, fiero di aver fatto fare a Cacasenno una misera figura da chiodi.
C'est la vie!
Dopo alcune peripezie poco interessanti, essi si ritrovano in un campo dove c'è un cinema all'aperto e, di fianco, alcuni banchetti evidentemente addobbati per un imminente rinfresco. Così, in questo clima cinematografico, Bertoldo e Cacasenno si appostano nei pressi del banchetto che, appena accese le luci, prendono d'assalto, soprattutto i vassoi con il salame/prosciutto e i bicchieri di prosecco.
Al centro del banchetto, il quale forma un ferro di cavallo, ci sono alcuni personaggi che sembrano essere famosi per il fatto che svariate persone, tra fotografi, giornalisti e cameramen, li circondano riempiendoli di domande. Bertoldo riconosce tra essi un ex-cabarettista TV che oggi scrive nel quotidiano locale e un presunto attore la cui faccia gli ricorda qualcosa ma non il suo nome. Cacasenno, invece, al terzo prosecco decide che è giunto il momento di fare il personaggio e si infiltra al centro del ferro di cavallo per assistere, interessato, ai dibattiti cine-culturali tra il famoso regista e gli astanti partecipanti alla proiezione.
Cacasenno si trova nel bel mezzo della discussione, ascoltata con rinnovato interesse dal primo minuto, quand'ecco che una donna con molti lustri alle spalle, gli si avvicina e chiede:
"Mi scusi, sa per caso il programma di domani?"
Al che Cacasenno risponde con tono pacato e cordiale:
"No, sinceramente il programma di domani sera non lo so..."
Ma viene interrotto dallo scoppio di risate di Bertoldo che, per evitare figure poco profumate, si volta dalla parte opposta. A Cacasenno - che ricordo era già al terzo prosecco in meno di cinque minuti - non resta altro da fare che ridere a sua volta in faccia alla povera malcapitata signora la quale, evidentemente sentitasi presa per i fondelli - anche se non ce n'era il motivo visto che Cacasenno diceva la verità -, abbozza un timido sorriso come per dire "potevi dirlo prima che non lo sapevi invece di prendermi in giro". Il bello è che Cacasenno le aveva detto proprio questo.
"No, non lo so il programma", conclude Cacasenno ammettendo la sconfitta.
Bertoldo è dalla parte opposta del banchetto che se la ride a più non posso, fiero di aver fatto fare a Cacasenno una misera figura da chiodi.
C'est la vie!