Come al solito, si decide tutto la sera prima. Venerdì pomeriggio noto, quasi per caso, una discussione sul forum nel quale si discute l’organizzazione di qualche incontro per l’occasione del Carnevale di Venezia, iniziato ufficialmente oggi. L’appuntamento sarebbe stato il sabato mattina davanti alla stazione di Venezia.
Ora, non so se avete presente che giornata era ieri. Ecco, potevo forse stare a casa? La risposta a questa domanda la conoscete già.
Quindi alle 10 ci siamo trovati in sei e, macchine al collo e obiettivi in tasca, abbiamo iniziato a scattare come matti. Gli otturatori ringraziano.
Tuttavia la folla era veramente troppa, ma soprattutto troppo oppressiva. Turisti americani, russi, italiani, francesi, inglesi, tedeschi, cinesi, giapponesi, spagnoli, portoghesi e tutte le altre nazionalità del mondo, si affannavano con le loro fotocamere compatte, cellulari e telecamere a fotografare e riprendere tutto e tutti. Sembrava la sagra del “scatta scatta, tanto è gratis. E poi, vuoi mettere, con tutto quello che paghiamo per vedere ste maschere, ho il diritto di spintonare e mettermi in mezzo alle scatole per farmi fotografare con queste maschere.” Pare che le maschere siano delle attrazioni tipo Tour Eiffel, per cui tutti si fanno fotografare con loro. Ma io mi chiedo: ma che diavolo di gusto c’è? Perché un conto è la foto con la Tour Eiffel: così testimoni che sei stato a Parigi. Ma la foto con la maschera? Non dimostra assolutamente che sei stato a Venezia, dal momento che lo sfondo non è San Marco, non è Rialto, non è San Giorgio (tanto per dire alcuni nomi), ma è altra gente. Quindi?
Non lo so. Forse sto diventando insofferente nei confronti di tutti quelli che scattano all’impazzata senza ritegno. Senza impegno. Voglio dire, anch’io scatto come un matto - poco più di 300 foto - ma almeno cerco di portare a casa qualcosa di decente. E con una folla come quella di ieri, se recupero 20 foto vuol dire che ho fatto un’impresa. Diavolo: proprio quando riuscivo ad avere l'inquadratura perfetta, con il giusto equilibrio tra primo piano e sfondo, passava una persona, o davanti o dietro. Non si può mica andare avanti così. Il risultato di ieri sono stati un sacco di primi piani, poiché impossibile avere figure intere o semi-intere con tutta quella calca di gente in mezzo alle palle. Insomma, foto così.
Comunque giovedì ci riproverò: appuntamento per le 10 fuori dalla stazione a Venezia. Siamo già in tre, più o meno. Chi vuole aggiungersi è il benvenuto. Le foto complete le metterò alla fine del Carnevale, in modo da avere qualcosa di serio per le mani.
Saluti.