Eccomi qui, sì, non me ne ero andato. Beh, oggi pomeriggio sì: un salto a Venezia per il Carnevale. Diavolo, con una giornata così, era davvero un peccato sprecarla sui libri, non trovate? Quindi via, borsa in spalla, e tutti a Venezia a vedere le maschere. Eh sì, proprio con la borsa: ho portato via la Minolta XG-M con tutti gli obbiettivi (interessante il tele) e ho cercato di fare qualche scatto degno di nota. Ovviamente avevo dietro anche la digitale, sia chiaro, e ho fatto qualche foto anche con quella. Le più interessanti le trovate al solito indirizzo, assieme ai bei colori del tramonto di ieri, mentre appena porto a sviluppare quelle su pellicola vedrò di scannerizzarle (ma solo se sono decenti!).
Che dire del Carnevale di Venezia? Niente. Non si può dire niente. Bisogna andarci, vedere cos'è Venezia in questi giorni (beh, non che il resto dell'anno sia da meno, ma in questo periodo secondo me è davvero bella), e poi esprimere un parere. Può piacere e non piacere. A me Venezia piace come città, nel senso che è completamente fuori da qualsiasi schema metropolitano. Però non andrei mai ad abitarci e questo lo dico solo perché non sono abituato; credo infatti che soltanto chi è veneziano (cioè nato e vissuto a Venezia) possa apprezzare ed amare Venezia in tutta la sua bellezza.
Poi non ci vivrei anche per un altro motivo: i turisti. Per capire quello che dico ecco una foto emblematica scattata oggi pomeriggio a Rialto.
Che dire del Carnevale di Venezia? Niente. Non si può dire niente. Bisogna andarci, vedere cos'è Venezia in questi giorni (beh, non che il resto dell'anno sia da meno, ma in questo periodo secondo me è davvero bella), e poi esprimere un parere. Può piacere e non piacere. A me Venezia piace come città, nel senso che è completamente fuori da qualsiasi schema metropolitano. Però non andrei mai ad abitarci e questo lo dico solo perché non sono abituato; credo infatti che soltanto chi è veneziano (cioè nato e vissuto a Venezia) possa apprezzare ed amare Venezia in tutta la sua bellezza.
Poi non ci vivrei anche per un altro motivo: i turisti. Per capire quello che dico ecco una foto emblematica scattata oggi pomeriggio a Rialto.
Detto questo vi saluto, rimandandovi al prossimo post in cui, spero, parleremo di cose maledettamente più serie.
PS: 27.01.08 - PER NON DIMENTICARE
PS: 27.01.08 - PER NON DIMENTICARE
8 commenti:
Bravo, hai fatto bene ad andare a Venezia. Anch'io ci sarei andato volentieri, non dico tanto per le maschere ma perché è da un sacco che non ci vado e invece ogni tanto avrei bisogno di tornarci. Però questo weekend ero a Trieste ad ubriacarmi con Ema_TS. Non si dice di no a queste cose. Se ce la faccio (cosa un po' improbabile visti gli impegni, ma possiamo provarci) mi travesto da gran bagascia per il carnevale di Muggia. Ho già contattato la mia truccatrice di fiducia.
Perdonate gli sfoghi.
in effetti quando arriva il carnevale non è il massimo studiare mentre senti le urla del mondo che si diverte, poi, d'estate passano mille gondole sotto casa con il tipo che canta "ciao Venezia" in maniera tanto fastidiosa quanto odiosa. Però a me piace questa città, e studiandoci ho imparato ad apprezzarla per gli aspetti positivi che per quelli negativi.
@Fili: mi sembra un gran bel travestimento. Io credo che quest'anno mi vestirò da Jack Lo Squartatore. Diavolo.
@Gio: hai senz'altro ragione. Io dico solo che Venezia è difficile da vivere se non sei del posto. Tu hai sempre avuto legami molto stretti con Venezia ed è ovvio che per te non vale. Quasi quasi invidio i veneziani. Altre volte invece no. Beh, come al solito sono abbastanza confuso. Diciamo anche che non conosco Venezia così bene da poterla girare in modo agevole. Del resto, abitando nella profonda campagna veneziana, non si può pretendere tanto da uno come me! In effetti non si DEVE pretendere niente né da me né da qualsiasi altra persona in generale. Però come al solito sto dicendo cose che non c'entrano, per cui vi saluto.
Sono fuori...
C'è stato un periodo in cui andavo a Venezia tutte le domeniche pomeriggio, a piedi fino a San Giovanni e Paolo... in quel periodo ho odiato Venezia. Poi ho smesso di andarci per dovere, ho iniziato ad andarci per piacere e allora ho cominciato ad amarla come cristo comanda. Che poi abbia dei difetti mostruosi... beh, se ami una cosa la ami anche nei suoi difetti.
(PS - Non frega a nessuno, ma questo sabato non potrò essere a Muggia per il Carnevale. Niente Filippo-bagascia quest'anno.)
#1 - io sono stata mezza volta al carnevale di Venezia: pioveva, c'erano poche maschere in giro. non posso esprimermi.
#2 - però vado ogni anno a Viareggio, quest'anno andrò il 10. consiglio a tutti il carnevale di Viareggio: una cosa che non si può credere ai propri occhi!
a Viareggio ci vivrei, sono tanto affezionata a quella città per mille motivi perlopiù stupidi.
# 3 - ho un amico veneziano doc, ci vive da sempre, ed è allergico ad ogni altra città del mondo. per motivi "coniugali" vive buona parte dell'anno in trasferta a filadelfia, e torna a Venezia con gaudio ogni volta, sostenendo che solo chi è veneziano da una vita può veramente amare vivere a Venezia, e solo lì =)
il giorno della memoria è importantissimo. però voglio essere polemica come al solito e voglio sottolineare l'assoluta necessità - secondo il mio modesto parere - di istituire una giornata altrettanto celebrata e ricordata per i morti nei gulag in particolare e a causa del comunismo in generale. tale giornata è già stata istituita, ma sfido chiunque di voi a dirmi qual è. nessuno se ne ricorda, nessuno se la caga, è la verità.
comunque, faccio fatica a ricordarmi anche io il giorno esatto... direi che è il 2 novembre.
Adelaide, sono perfettamente d'accordo con te. Anche perché disgraziatamente le vittime del comunismo sono molte di più di quelle del nazismo. Però sembra che questa storia non sia da ricordare. Boh, valli a capire te questi qui di sinistra...
Aidi - Tipico dei veneziani doc, e in effetti c'è da capirli (in questo).
Deezzle - Beh, non credo che quella giornata non sia ricordata per colpa di quelli di sinistra. Semplicemente, credo che il nazismo abbia avuto (e non mi stupisce) molta più presa nella mentalità popolare.
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