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sabato 10 maggio 2008

Updates

Beh, devo dire che per un momento mi è venuta voglia di formattare il Mac e installare il nuovo OSX Leopard. Mi chiederete: “E perché non l’hai fatto?” Avete ragione, perché non l’ho fatto? Il motivo è presto spiegato: non ho nessuna voglia di dover reinstallare tutti i programmi di nuovo, in special modo IRAF, che non ho ancora capito se è Leopard-compatibile. In compenso, ho provato con mano che con i DVD nella confezione del Mac posso reinstallare la suite iLife 08 (soprattutto GarageBand e iPhoto che per me sono indispensabili), la versione di prova di Microsoft Office 04 e il trial di iWork 08, con il quale sto in effetti scrivendo. E devo ammettere che è davvero una bomba questa suite di programmi. In particolare Pages, l’equivalente di Word: impressionante la semplicità e l’efficacia del programma. Abituato com’ero a NeoOffice, non mi ricordavo più cosa significa utilizzare programmi pensati apposta per il Mac. E penso proprio che lo comprerò questo iWork 08, anche se da qualche tempo è uscito Office 08 che, dicono, è anche meglio dei programmi Apple. Comunque, adesso per 30 giorni lo proverò a fondo, cosa che non avevo fatto in precedenza perché ritenevo inutile usare un programma a pagamento come iWork quando si possono avere le stesse funzioni con un open source come NeoOffice o OpenOffice. A proposito di quest’ultimo, in questi giorni è uscita la versione 3.0 ancora in fase beta. Quasi quasi la provo perché, dicono, non ha più bisogno dell’ambiente X11 e sembra essere decisamente un passo in avanti rispetto a NeoOffice che, ricordo, è ancora alla versione 2.2. Comunque, dicevo, pensavo di acquistarlo. Tuttavia ho scoperto una cosa che, ahimè, ha fatto precipitare la mia considerazione nei confronti di iWork: non si possono inserire formule matematiche. Cioè, mi spiego meglio. Avete presente quel pessimo Equation Editor che c’era nell’Office di Windows? Ecco, qui non c’è. Per poter inserire una formula bisogna prima scriverla con LaTeXiT e poi incollarla come se fosse un’immagine. Bello, sì, ma a dir poco scomodo. Quindi credo che mi terrò il mio bel NeoOffice gratuito, al massimo il nuovo OpenOffice 3.0.
Inoltre da qualche giorno è uscita anche la nuova versione di Messenger per Mac, aggiornato alla versione 7.0. Le novità rispetto alla precedente versione sono pressoché inesistenti, eccezion fatta per la possibilità di modificare i nicknames dei contatti, un’icona abbastanza bruttina e altre cose di poco conto. Manca ancora l’implementazione della video/audio chat.
Anche il Gimp è stato aggiornato alla versione 2.4.5, ma anche qui le migliorie sono da attribuire alla correzione di alcuni bug della versione precedente.
Preso dalla foga degli aggiornamenti, ho installato anche le nuove versioni dei programmi di post produzione fotografica della Canon, compresi nella confezione della 350D. In particolare si tratta di Image Browser e Digita Photo Professional, quest’ultimo molto efficace per modificare le immagini RAW. Anche PhotoShop è in grado di farlo, ovviamente, ma il programmino Canon RAW Image Task è particolarmente funzionale e veloce.
Ho inoltre fatto una bella pulizia di tutta la robaccia che avevo installata che non serviva a niente, tipo i programmi che installi perché a prima vista ti sembrano una figata della serie “ma come ho fatto a stare senza finora?” e poi ti accorgi che li hai usati solo una volta e forse neanche quella. Quindi via nel cestino un sacco di applicazioni “doppie”, tipo Skim per leggere i PDF - personalmente mi trovo meglio con il classico Adobe Reader aggiornato anch’esso all’ultima versione, cioè alla 8.1.2.
Ah, last but not least, quelli di Gmail hanno aggiornato anche la versione italiana alla 2.0, così adesso funziona tutto anche su Safari, mentre prima mi vedevo costretto ad usare la versione inglese o Firefox. Tuttavia a me piace di più Safari, anche perché adesso è uscita la versione 3.1 che è molto veloce, un vero passo in avanti rispetto a Firefox che sarà anche compatibile con tutti i siti web ma è molto lento sia all’avvio sia durante la navigazione.

domenica 3 febbraio 2008

Bianchi cursori

Il cursore che continua a lampeggiare sulla pagina bianca del mio documento di testo NeoOffice non è un buon segno. Decisamente non lo è. E non credo che valga solo per me. E in effetti non dovrei neanche preoccuparmi più di tanto; pensa un po' agli scrittori: per loro sì che è un problema non avere niente da scrivere. Sicuramente con l'immaginazione si può costruire qualsiasi cosa dal nulla, però credo che ci voglia ispirazione per questo genere di cose. Anzi, a pensarci bene ci vuole una sorta di ispirazione per tutte le cose.

Parlando d'altro, ho scoperto una cosa fortissima: nella cartella “Utility” delle “Applicazioni” sulla Tigre c'è un programmino chiamato “Grapher”. Diavolo, davvero una figata! Oltre a disegnare i grafici di equazioni, può calcolare integrali di superficie e di volume, oltre che a differenziare le funzioni. Davvero utile per quegli astro-nomi/fisici/logi pigri come noi che vogliono visualizzare l'andamento di una funzione senza fare conti (quei maledetti studi di funzione che, non si sa perché, tutti i liceali odiano). L'ho scoperto leggendo una rivista dove ho beccato un altro programmino-figata: di solito i computer Apple (non so da quando) vengono venduti con un piccolo telecomando bianco, molto simile all'iPod Shuffle di un tempo, con il quale si possono vedere i filmati, le foto, i DVD, ascoltare musica e cose così tramite l'interfaccia Front Row. Tuttavia, seppur a prima vista sembra bello, queste funzioni sono limitate alle applicazioni multimediali Apple. Però c'è la possibilità personalizzare le applicazioni che l'Apple Remote controlla, e questo può essere fatto da diversi programmi. Uno di essi è uno shareware (utilizzo limitato per 30 giorni) che permette di far leggere al telecomando altre applicazioni quali Acrobat Reader, le presentazione PPT create con NeoOffice, Office e OpenOffice e un sacco di altre cose così. Tale programma si chiama Mira ed è scaricabile da qui. In effetti la lettura dei PPT è possibile anche senza questo programma, però bisogna possedere iWork, la suite di programmi per l'ufficio creata da Apple. E costa 79 euro.
Poi ci sono altri programmi che fanno questo tipo di cose, ma sono tutti a pagamento tranne uno, di cui non ho capito il funzionamento e l'ho disinstallato subito.

Altre cose da dire non me ne vengono. E qui ritorniamo al discorso iniziale sul lampeggiare del cursore su pagina bianca. Beh, direi che me la sono cavata egregiamente, no?
Alla prossima.

P.S.: raggiunto rank 12! YEAH!