mercoledì 12 settembre 2007

Un giro dalle mie parti

Era da un po' che volevo farlo. Volevo parlavi un po' delle zone in cui vivo, ciò che significano per me. Cosa significa guardarsi attorno e non accorgersi della bellezza di alcuni posti che ho davanti agli occhi. Ecco quindi che faccio una pausa nel mio racconto della QFT e vi porto nei luoghi dove, da ormai 18 anni, vivo. E che modo migliore c'è, se non farlo attraverso le foto: parlano da sole. Così, oggi pomeriggio, un bel pomeriggio di sole, mi sono preso due orette libere e, in sella alla mia bici, ho fatto un giretto. Questo è quello che è venuto fuori.

Distesa di pannocchie, pronte per essere raccolte.



Chiesetta #1.



Un campo, un fosso e una strada



Il famoso Passante di Mestre attraversa i campi



Chiesetta #2



Sembra un campo ma è ancora il Passante



Piantagioni di soia



Una strada piuttosto dritta



Un viale



Distributori automatici



Una volta qui c'era un mulino



Un campo appena trebbiato e, sullo sfondo, un vigneto



Una strada e un campo



Aldilà degli alberi, il Sole



Ancora piantagioni di soia



Il Sole si abbassa



Una via tra le pannocchie



Un uccello (forse airone) appollaiato



Anche qui, una volta, c'era un mulino



E dopo tanti campi, una bella centrale elettrica



Una via



Qui un tempo c'erano validi ciliegi



Il tramonto si avvicina: è ora di tornare a casa

Così, dopo poco più di sedici kilometri, sono rientrato. Cosa ve ne pare? Sapete, è bello viaggiare: vedere il mondo è una delle cose che arricchiscono una persona credo più della cultura che studiamo nei libri. Però, dopotutto, io credo che si sta bene anche a casa propria. Almeno per quanto mi riguarda.

7 commenti:

Giovanni ha detto...

Le foto sono stupende, complimenti. Per quanto riguarda i viaggi è vero che arricchiscono molto. Personalmente ho avuto la grande fortuna di aver visitato posti stupendi.

Anonimo ha detto...

Bravo vecchio. Sono d'accordo con te.

Filippo il mulo ha detto...

Personalmente credo che più bello di stare a casa sia mettere radici in un posto che ti sei scelto con la tua testa: una casa uno ce l'ha già, ma gli è toccata in sorte senza nessuna scelta critica. Questa cosa mi ha sempre fatto storcere il naso. Infatti adesso ho male al naso. Ahi, che dolore al naso!

sushi john ha detto...

extra-cool dee.

Giovanni ha detto...

È figa la sesta foto (“Sembra un campo ma è ancora il Passante”) perché si vede l’ombra del buon Marco

Deezzle ha detto...

Filippo, non so se sono totalmente d'accordo con te. Io infatti, lo sapete tutti benissimo, dico sempre che vorrei andare in Cali: non solo per il posto in se, ma anche perché rispecchia molti dei miei interessi (ma di questo, forse, ve ne parlerò un'altra volta). Io, se potessi scegliere come dici tu vorrei vivere là. Tuttavia lo so già da adesso - e senza nemmeno esserci stato - che la mia casa è qui: non mi riferisco solo all'edificio in se, ma proprio alla vita. Diavolo, la mia vita è qua!

Filippo il mulo ha detto...

Perbacco Dee, è ovvio che la tua vita è dove hai vissuto tutta la vita: mi sembra una cosa talmente ovvia da essere quasi lapalissiana. Intendevo dire un'altra cosa.