giovedì 9 luglio 2009

Un episodio in stazione

Mi chiedo a cosa serva tenere un blog se poi non ci scrivo mai. Cavolo, mi sono fatto un giro poco fa in questo blog, sfogliando con nostalgia le pagine: ero un sacco serio un tempo! E neanche tanto tempo fa, eh. Diciamo da prima di dicembre. In effetti questo calo improvviso nella pubblicazione di argomenti pseudo-interessanti non me la spiego. E il problema è che non è che mi mancano le cose da dire, anzi. Ad esempio, oggi stavo lì fermo in stazione al binario 2 in attesa del treno delle 19.30 "proveniente da Bologna e diretto a Venezia Santa Lucia (ferma a Venezia-Mestre)", quando è successo un episodio fuori dal normale. Insomma, arriva il treno e fin qui niente di strano. Ovviamente si ferma lasciandomi a metà carrozza, così decido di dirigermi verso la porta di destra. La carrozza era quella di prima classe. La porta si apre e inizia a scendere la gente. Subito dietro di loro, noto un tizio che corre, apre la porta tra le due carrozze ma rimane praticamente intrappolato a causa della gente che stava scendendo dall'altra carrozza. L'inseguitore, il controllore, apre la porta che separa le due carrozze con una forza tremenda e i due, nello spazio dove è "severamente proibito sostare" iniziano a picchiarsi. Purtroppo il brusio era molto forte e non sono riuscito a capire quello che si dicevano. Ho solo sentito "se non hai i soldi..." e basta. Fatto sta che dopo qualche istante, tra gli spintoni, il tizio in fuga è riuscito a scendere. Si trattava di un cinese, o comunque un orientale, con un'enorme valigia nera al seguito. Il controllore si è subito precipitato sul binario ed è iniziato l'inseguimento. Scena degna di un bel filmetto. Poi non so come sia andata a finire la cosa, ma so che dalle parti di Mira, il controllore, un ragazzo presumibilmente della mia età se non più giovane, dopo avermi chiesto il biglietto, si è stravaccato proprio sul sedile davanti a me. Avrei voluto chiedergli come fosse andata, ma era tremendamente scuro in volto e non ho osato aprir bocca.
Insomma, un episodio abbastanza stupido che ho riportato solamente per scrivere qualcosa. E adesso, con il vostro permesso, me ne vado anche a letto.

6 commenti:

Filippo il mulo ha detto...

Figata sta scena!
Comunque bello, sono convinto - come credo di avere già detto da qualche parte - che ognuno di noi scriva meno perché tutti quanti scriviamo meno. Il che suona strano, ma se vedi alla voce "ubuntu" dovrebbe essere un po' più chiaro.

[nularity, s.f., ing., daf, termine anglosassone per indicare ilare e ludica spensieratezza. Gianmarc Cohn is walking in Memphis with great n.]

adelaide_the_president ha detto...

esatto, proprio ubuntu!
e comunque questa scena deve essere stata spettacolare :O

fiseade, s.f., semidivinità dell'antica greca, descritta come un soggetto estremamente scrupoloso e indeciso. da qui deriva il sostantivo fìsima.
esempio: per scegliere quel vestito Giangenoveffa ci sta a pensar su più di F.!

Antares ha detto...

Ecco vedi cosa succede a non prendere il treno per così tanto tempo, mi perdo gli episodi più belli, quelli x cui vale la pena di pagare il biglietto!!

beyling, v., tempo gerundio, ing., voce del verbo beyl, stupore e sorpresa nell'incontrare una persona che non si vede da tempo ("Wow, I'm beyling!!")

Deezzle ha detto...

Sì, meglio pagarlo il biglietto. Non vorrei mai essere picchiato dal controllore nell'esiguo spazio tra un vagone e un altro... =D

sushi john ha detto...

per via dell'esiguo dici te?

ladigè, s.m., italianizzazione della parola francese lodigeux, tessuto pregiato ricavato con un complesso procedimento segreto in uso presso le popolazioni di lingua francese che popolano la zona collinare tra il fiume Limpopo e il fiume Zambesi. Peppe, mentre cercava di carpire il segreto del l. ha scoperto la tipica ospitalità tutta fisica che le popolazioni africane riservano agli spioni.

Deezzle ha detto...

Esattamente.