lunedì 26 novembre 2007

In treno

Così, l'altro giorno, mentre ero in stazione ad aspettare il treno, mi si avvicina una tizia, occhiale scuro (era sera), capelli corti ricci, bassetta, abbastanza tarchiata, si rivolge a me e dice:
“Ma è sicuro che questo treno sia per Pordenone?”
Al che, io mi guardo attorno: sicuramente starà parlando con un capotreno alle mie spalle. Mi volto ma vedo soltanto un ragazzo che passeggia per il binario non curante del mondo. Allora mi rigiro verso questa tizia e le dico:
“Non credo, questo treno va a Lubjana. E' probabile che fermi anche a Pordenone, ma non lo so. Sicuramente quello dopo si ferma a Pordenone.”
Lei allora mi guarda (almeno credo che lo facesse, visto che portava gli occhiali scuri) e ci pensa su un attimo. Si volta e va verso una coppia di anziani e riferisce l'accaduto. Sembra ancora incredula. La coppia le indica il vero capotreno in fondo al binario e la tizia prende a correre di gran carriera per raggiungerlo. Dopo poco ritorna dalla coppia, prende la valigia che gli aveva lasciato in custodia e si mette a correre verso il capotreno. Evidentemente anche questo treno ferma a Pordenone.
Me lo dovrò ricordare la volta che devo andare in treno a Pordenone.

Oggi, poi, mentre si era in treno pressati come sarde in una scatola, entra un'altra tizia, spintonando, sempre tarchiata però non molto bassa e comincia a dimenarsi per far spazio al suo ingombrante corpo e alla sua altrettanto voluminosa valigia. Si volta verso di me e dice:
“Scusi, ma fra quanto devo scendere io?”
Io, essendo attaccato al muro, non posso girarmi (e non avrebbe senso farlo, ovviamente) e ci penso su qualche secondo. Poi rispondo:
“Non lo so. Credo che dipenda da quale sia la sua destinazione.”
“Sacile. Devo andare a Sacile. Fra quante fermate devo scendere? Tante o poche?”
“Abbastanza”, dico.
E poi prende a raccontarmi la storia della sua vita, a me e ad una signora che evidentemente conosceva.
“Ma Mogliano è grande?”
“Beh, è un bel paesotto”, rispondo.
“Eh, ai miei tempi era piccolino. Ma è da tanto che non ci vengo.”
“Sì. Si è ampliato negli ultimi anni”, dico.
“Ma scende tanta gente a Mogliano?”
“Abbastanza.”
Finalmente il treno ferma a Mogliano. Diavolo che gente strana.

Convengo con voi che questo post è un poco inutile, ma è un bell'episodio che avevo voglia di raccontare. Adesso potete rimettervi a fare quello che stavate facendo un minuto prima di leggerlo. Io credo che andrò a dormire, se me lo permettete. Rileggendolo però ammetto che non è granché come episodio. Quindi, vi starete chiedendo, perché hai scritto questo post? Beh, amici miei cari, ci possono essere varie ragioni per questo e le riassumo nel seguente elenco.

  1. E' probabile che abbia scritto questo post per il semplice gusto di scrivere qualcosa sul blog.
  2. Potrebbe altresì essere accaduto che questo post sia stato scritto per soddisfare il bisogno delle mie dita di premere questi bei tasti che il Mac mi offre.
  3. Un'altra opzione potrebbe essere quella di aver scritto questo post per passare un po' il tempo invece che studiare, cosa che ultimamente non è affatto raro che mi accada.
  4. Come ultima cosa, può darsi che tutto il post sia stato scritto per provare questa versione di NeoOffice 2.2 e trovarla semplicemente deliziosa (anche se a volte i file PPT me li apre un po' strani, nel senso che non rispettano un preciso grado di simmetria).
  5. Ma è anche non-trascurabile che abbia scritto questo post solo per scrivere questo elenco e farvi leggere il quinto punto, ovvero questo.

5 commenti:

Giovanni ha detto...

A me è piaciuto il post, inoltre credo tu lo abbia scritto un pò per tutti i 5 punti, anche se sembra più importante il 3.
Devo ammettere che è bello andare all'università in treno perchè hai modo di vedere e conoscere gente strana, appunto ecc.. mentre io per arrivare in dipartimento o in biblio da casa ci metto solo meno di 15 minuti a piedi. Neanche il tempo di leggere il giornale cammindando, da buon misantropo...

Anonimo ha detto...

io stasera ho incontarto Latrel. Vacca bestia quanto è grosso Latrel.

Deezzle ha detto...

Diavolo UzZo, è davvero grosso.

Gio, per certi versi credo che andare in treno sia un pro (ad esempio che vedi e senti cose davvero strane), ma per altri è senz'altro un contro (ad esempio perché perdo in media tre ore/tre ore e mezza al giorno).

Per tutti gli altri: si accettano scommesse per quale sia il vero motivo tra i 5!

Filippo il mulo ha detto...

Caspio quanto mi piacciono i raccontini su episodi strani nei mezzi pubblici. Sogno un blog in cui si raccontino episodi così infarciti di cosmologia e formazione delle strutture cosmiche.
[Io voto il motivo 1.]

Deezzle ha detto...

Sì beh, piuttosto che gli episodi, sono i personaggi ad essere strani. Direi abbastanza strani.
Per quanto riguarda la risposta, non anticipo niente finché tutti non avrete detto la vostra.