lunedì 30 giugno 2008

Altre considerazioni

Oggi, mentre ero in treno sul tratto Padova-Mestre, confortato da una gradevole temperatura - di sicuro sotto i 25 gradi -, stavo facendo qualche considerazione a proposito degli avvenimenti degli ultimi due giorni. Oddio, non sono proprio avvenimenti, quanto piuttosto a vecchi incontri. Persone che era una vita che non sentivo si sono fatte vive, le ho incontrate in rete e in stazione, persone che se ci ripenso adesso sembrava le avessi dimenticate.
Una sensazione molto strana. E' come se mi fossi appena risvegliato da un torpore di qualche anno, riportandomi indietro a vecchi rapporti, vecchie storie, ma con tutta la vita vissuta fin qui. Sensazioni strane, appunto. Però belle. Perché, in fondo, sono proprio le situazioni che non ti aspetti a renderti un po' più felice e contento.
Ecco, volevo soltanto esprimere questo parere, magari scontato e ovvio, magari banale e stupido, magari anche no. Adesso vi lascio perché ho il 12% di batteria, in diminuzione, e vorrei evitare di ricaricarla subito, come consiglia Apple per la calibrazione.

10 commenti:

Filippo il mulo ha detto...

Sì, come dico sempre le cose che vivi assumono un senso vero solo dopo, quando sono diventate vecchie.

Anonimo ha detto...

very useful, thank you my dear!!!

Anonimo ha detto...

...e a volte tante cose ci passano davanti per giorni mesi anni e non ci paiono granché. poi passa del tempo senza che facciamo esperienza di tutto ciò, e poi ancora veniamo a contatto con queste cose: e ci paiono nuove, incredibili, irresistibili, come abbiamo fatto a non pensarci prima?

sushi john ha detto...

diceva un grande: Unfortunately, most human relationships are not covariant in time (and most certainly not invariant).

Deezzle ha detto...

Filippo, hai ragione. Ed è un peccato.

Adelaide, sono senz'altro d'accordo con te. Ci ho riflettuto parecchio, in passato, su queste cose e ho concluso che è per via della crescita. Vedendola sotto quest'ottica non c'è niente di più ovvio.

Sushi, :(|) :(|)

sushi john ha detto...

hai rievocato la scimmia misitca 8(°) 8(°) 8(°)

Filippo il mulo ha detto...

Aidi, è semplice: il mondo non è il mondo ma gli occhi con cui guardiamo il mondo. Cambiano quelli, cambia il mondo. Può anche accadere un'involuzione, nelle nostre vedute: cose che prima parevano indispensabili poi quando le perdi ti sembrano porcheria. Evidentemente non le stavi guardando con la vera importanza che effettivamente avevano nella tua vita.
Siccome poi tu stai sicuramente parlando di persone, la verità secondo me è che non ci attacchiamo davvero alle persone ma all'immagine di noi stessi che riceviamo indietro da esse usandole come specchi.

sushi john ha detto...

mmmmmmmmmmmmh spek

Deezzle ha detto...

"... la verità secondo me è che non ci attacchiamo davvero alle persone ma all'immagine di noi stessi che riceviamo indietro da esse usandole come specchi."

Diavolo, gira roba buona là a Trieste eh?

Filippo il mulo ha detto...

Gira roba buona, sì. Ma non tanta. C'è più giro a Padova. Pensa che un mio amico di qua voleva andare a Padova con i suoi amici apposta per rifornirsi. Pensa che giro c'è a Padova, è la capitale del NordEst della droga. Poi però non ci è andato il tipo.