Oggi ne ho viste e sentite di tutti i colori. Sapete già a cosa mi riferisco: essendo il 10 settembre non posso che parlare del Large Hadron Collider. Penso che oggi siano state le parole più pronunciate al mondo dagli scienziati ed effettivamente con molta ragione. Primo, perché ci sono voluti 16 anni per costruirlo. Secondo, perché è la macchina più grande costruita dall'umanità. Terzo, perché fornirà – si spera – risposte importanti sulla nostra natura. Insomma, oggi è stato un grande giorno per l'uomo, una grande conquista.
Dall'altra parte della barricata c'è chi, come Stephen Hawking, si augura il fallimento degli esperimenti al LHC per quanto riguarda la ricerca del bosone di Higgs. L'astrofisico inglese auspica, invece, la scoperta delle particelle supersimmetriche. In ogni caso, qualcosa verrà fuori.
Ma c'è anche un altro motivo per cui la notizia dell'accensione del LHC era in tutti i telegiornali e siti internet: la tanto presunta e blasonata creazione di buchi neri distruttivi. Già lo dicevamo con Filippo qualche giorno fa: assolutamente impossibile - e se non ci credete guardate qui. Non riesco a capire come sia venuta fuori questa notizia. Forse è stato quell'episodio in cui il CERN era stato messo sotto “inchiesta” perché secondo due personaggi ignoti l'enorme energia prodotta avrebbe creato ed ampliato un buco nero che avrebbe inghiottito Ginevra, il lago, la Svizzera, l'Europa e il mondo intero. Baggianate, ovviamente.
Ma è chiaro che queste cose interessano molto l'opinione pubblica, come infatti ho notato oggi quando, chiacchierando con delle persone non-fisiche, mi è stata rivolta la domanda: “Ma cos'è sta storia dei buchi neri e del Big Bang?” Oppure: “Ma cosa sarebbe questo LHC? Ma davvero distruggerà la Terra?” Insomma, cose così. Questo, ovviamente, è stato anche confermato poi, in serata, dai servizi dei telegiornali, che hanno parlato di questo ed altro, fornendo anche informazioni sbagliate e del tutto insensate. Ad esempio, ho visto il TG2 della sera e il suo servizio sul CERN: verso la fine, la giornalista ha detto che LHC permetterà di individuare la materia oscura, un tipo di materia sconosciuta composta da particelle con carica negativa. Allora, se le cose non le sai, o le sai male, non dirle. Perché se uno è abbastanza intelligente capisce che se la materia oscura non è conosciuta, non puoi dire che sono “particelle con carica negativa”. Ovviamente ella voleva riferirsi all'antimateria, ma tutti sanno che non è la materia oscura. E poi l'antimateria non sono solo particelle con carica negativa.
Insomma, se fino a poco tempo fa l'impressione era che si stava andando verso un'informazione cosiddetta di science fiction, adesso con LHC quell'impressione è divenuta realtà. Certo, per attirare il grande pubblico è più che ottima come divulgazione, ma non è forse il modo giusto. Infatti, se da un lato molta gente si avvicina, anche solo temporaneamente, a queste cose, dall'altro la disinformazione resta ed anzi viene peggiorata la cultura generale di una persona – anche se in un modo molto debole – come dimostrato dal servizio del TG2.
D'altra parte, lo capisco anche io che parlare di rottura spontanea di simmetria, teoria quantistica dei campi e chi più ne ha più ne metta, sia fonte di noia e, molto probabilmente, gli spettatori cambiano canale.
In rete le cose cambiano un po', ma non molto. Sui siti dei maggiori quotidiani, si fa sempre riferimento al “pericolo scampato” del buco nero ed al Big Bang ricreato. Quando mi sono ritrovato a spiegare cosa significa ricreare il Big Bang, ho dovuto in un qual modo smontare quello che i miei interlocutori avevano sentito alla TV, e convincerli che il Big Bang non si può ricreare – per ovvie ragioni, evidentemente – ma che venivano generate energie confrontabili con quelle che c'erano alcuni attimi dopo il Big Bang. Inutile dirvi lo stupore negli occhi dei miei interlocutori. Ho dovuto anche cimentarmi nell'impresa di spiegare l'utilità dell'esperimento. Quando ho detto che le sue applicazioni nel mondo “reale” probabilmente non ci saranno – la domanda era “ma con questo esperimento posso dimenticarmi della benzina?, per dire “siccome è una cosa talmente grossa, sicuramente si scoprirà qualcosa di grosso” –, lo stupore iniziale era divenuto delusione. Sì, applicazioni di collisioni di protoni ad alta energia ne vedo poche. Forse la tecnologia utilizzata può avere applicazioni, certamente, ma non le scoperte che si faranno.
“E allora a cosa serve tutto questo?”
La risposta è molto semplice. Vedete, amici non-fisici, ci sono domande la cui risposta è più importante di molte altre cose. Una di queste domande è “perché?” Perché il mondo è così? Perché l'Universo è così? Insomma, perché? In tutti questi millenni, l'umanità non ha fatto altro che porsi queste domande e ognuno, a modo suo, ha dato il suo contributo: da Archimede a Leonardo, da Galileo a Newton, da Einstein a Dirac, solo per citarne alcuni. Il frutto di tutti questi contributi, vecchi di centinaia di anni, è stata la teoria attuale del Modello Standard (sia delle particelle elementari che del Big Bang). E grazie a teorie quali la Relatività o la Meccanica Quantistica o l'Elettromagnetismo siamo stati in grado di avvicinarsi sempre di più al cuore del problema. Ma sono nate delle difficoltà: il bosone di Higgs, dimensioni extra, gravità quantistica, supersimmetria. Risolvere questi ed altri problemi ci porterà ad un livello di conoscenza superiore. E questo, a mio avviso, è inappagabile.
Insomma, posso finire così:
Dall'altra parte della barricata c'è chi, come Stephen Hawking, si augura il fallimento degli esperimenti al LHC per quanto riguarda la ricerca del bosone di Higgs. L'astrofisico inglese auspica, invece, la scoperta delle particelle supersimmetriche. In ogni caso, qualcosa verrà fuori.
Ma c'è anche un altro motivo per cui la notizia dell'accensione del LHC era in tutti i telegiornali e siti internet: la tanto presunta e blasonata creazione di buchi neri distruttivi. Già lo dicevamo con Filippo qualche giorno fa: assolutamente impossibile - e se non ci credete guardate qui. Non riesco a capire come sia venuta fuori questa notizia. Forse è stato quell'episodio in cui il CERN era stato messo sotto “inchiesta” perché secondo due personaggi ignoti l'enorme energia prodotta avrebbe creato ed ampliato un buco nero che avrebbe inghiottito Ginevra, il lago, la Svizzera, l'Europa e il mondo intero. Baggianate, ovviamente.
Ma è chiaro che queste cose interessano molto l'opinione pubblica, come infatti ho notato oggi quando, chiacchierando con delle persone non-fisiche, mi è stata rivolta la domanda: “Ma cos'è sta storia dei buchi neri e del Big Bang?” Oppure: “Ma cosa sarebbe questo LHC? Ma davvero distruggerà la Terra?” Insomma, cose così. Questo, ovviamente, è stato anche confermato poi, in serata, dai servizi dei telegiornali, che hanno parlato di questo ed altro, fornendo anche informazioni sbagliate e del tutto insensate. Ad esempio, ho visto il TG2 della sera e il suo servizio sul CERN: verso la fine, la giornalista ha detto che LHC permetterà di individuare la materia oscura, un tipo di materia sconosciuta composta da particelle con carica negativa. Allora, se le cose non le sai, o le sai male, non dirle. Perché se uno è abbastanza intelligente capisce che se la materia oscura non è conosciuta, non puoi dire che sono “particelle con carica negativa”. Ovviamente ella voleva riferirsi all'antimateria, ma tutti sanno che non è la materia oscura. E poi l'antimateria non sono solo particelle con carica negativa.
Insomma, se fino a poco tempo fa l'impressione era che si stava andando verso un'informazione cosiddetta di science fiction, adesso con LHC quell'impressione è divenuta realtà. Certo, per attirare il grande pubblico è più che ottima come divulgazione, ma non è forse il modo giusto. Infatti, se da un lato molta gente si avvicina, anche solo temporaneamente, a queste cose, dall'altro la disinformazione resta ed anzi viene peggiorata la cultura generale di una persona – anche se in un modo molto debole – come dimostrato dal servizio del TG2.
D'altra parte, lo capisco anche io che parlare di rottura spontanea di simmetria, teoria quantistica dei campi e chi più ne ha più ne metta, sia fonte di noia e, molto probabilmente, gli spettatori cambiano canale.
In rete le cose cambiano un po', ma non molto. Sui siti dei maggiori quotidiani, si fa sempre riferimento al “pericolo scampato” del buco nero ed al Big Bang ricreato. Quando mi sono ritrovato a spiegare cosa significa ricreare il Big Bang, ho dovuto in un qual modo smontare quello che i miei interlocutori avevano sentito alla TV, e convincerli che il Big Bang non si può ricreare – per ovvie ragioni, evidentemente – ma che venivano generate energie confrontabili con quelle che c'erano alcuni attimi dopo il Big Bang. Inutile dirvi lo stupore negli occhi dei miei interlocutori. Ho dovuto anche cimentarmi nell'impresa di spiegare l'utilità dell'esperimento. Quando ho detto che le sue applicazioni nel mondo “reale” probabilmente non ci saranno – la domanda era “ma con questo esperimento posso dimenticarmi della benzina?, per dire “siccome è una cosa talmente grossa, sicuramente si scoprirà qualcosa di grosso” –, lo stupore iniziale era divenuto delusione. Sì, applicazioni di collisioni di protoni ad alta energia ne vedo poche. Forse la tecnologia utilizzata può avere applicazioni, certamente, ma non le scoperte che si faranno.
“E allora a cosa serve tutto questo?”
La risposta è molto semplice. Vedete, amici non-fisici, ci sono domande la cui risposta è più importante di molte altre cose. Una di queste domande è “perché?” Perché il mondo è così? Perché l'Universo è così? Insomma, perché? In tutti questi millenni, l'umanità non ha fatto altro che porsi queste domande e ognuno, a modo suo, ha dato il suo contributo: da Archimede a Leonardo, da Galileo a Newton, da Einstein a Dirac, solo per citarne alcuni. Il frutto di tutti questi contributi, vecchi di centinaia di anni, è stata la teoria attuale del Modello Standard (sia delle particelle elementari che del Big Bang). E grazie a teorie quali la Relatività o la Meccanica Quantistica o l'Elettromagnetismo siamo stati in grado di avvicinarsi sempre di più al cuore del problema. Ma sono nate delle difficoltà: il bosone di Higgs, dimensioni extra, gravità quantistica, supersimmetria. Risolvere questi ed altri problemi ci porterà ad un livello di conoscenza superiore. E questo, a mio avviso, è inappagabile.
Insomma, posso finire così:
Un litro di benzina costa 1,4 euro. Sapere da dove veniamo, non ha prezzo. Ci sono cose che non si possono comprare. Per tutto questo c'è LHC.
31 commenti:
il tg5 ha anche detto che finalmente in futuro potremo non dipendere più dal petrolio.
questo è conseguenza del fatto che la tv di oggi è solo reality show e fiction totalmente inutili,ed è conseguenza del fatto che i giovani d'oggi hanno come modello fabrizio corona. vomitevole.
Bellissimo. Leggendo questo post mi sono quasi commosso. È davvero difficile spiegare certe cose a chi ne capisce poco - e non c'è da biasimarli, sia chiaro.
Ieri ho conosciuto uno studente di ingegneria. Non ne sa molto di fisica, ma l'argomento lo incuriosiva sinceramente, mi ha fatto un milione di domande e ha seguito i miei discorsi.
Secondo me non è questione di quanta fisica sai, o di quanta matematica hai maneggiato, o di quanto il tuo cervello ragiona in modo scientifico. Certo, sono tutti fattori che aiutano molto. Ma è la curiosità il motore di tutto. Se non ne sai una cippa, ma sei curioso di imparare, allora capisci; capisci profondamente. Se sei curioso, capisci perché sono stati spesi due miliardi di euro per rispondere a queste domande anche se non ci saranno ritorni pratici.
L'Uomo è nato su questo granello di sabbia, completamente solo, senza sapere nulla; e con la curiosità e l'impegno ha costruito la sua conoscenza e con questa è in grado di spiegare sempre più cose. Esperimenti come LHC sono tra le cose più elevate e nobili che possiamo fare per dare un senso alla nostra presenza.
ok, però un pezzo di LHC con un giro della morte potevano mettercelo. oppure l'incrocio di rotaie della pista polistil.
il commento del mio prof di meccanica, oggi prima di iniziare gli orali per la borsa di studio: quegli imbecelli dei giornalisti. un grande.. peccato che la sua domanda sia stata quella che più mi ha messo in difficoltà...
Hai ragione Filippo. Io lo penso da sempre questo, almeno fin da quando mi sono iscritto ad Astronomia (o comunque ad una facoltà scientifica). Certo, probabilmente il sapere le cose, o perlomeno essere curiosi, non risolve i problemi della vita; probabilmente non arriverò mai a comprarmi una Ferrari o una casa con piscina o comunque a vivere nel lusso sfrenato, come potrebbe forse essere la vita di un fortunato imprenditore o dirigente. Ma, a mio avviso, già porsi le domande fondamentali e avere pure qualche risposta, è una cosa che nessuno mi ruberà mai. Ricordiamocelo: se mi fregaressero la Ferrari avrei buttato al vento centinaia di migliaia di euro. Ma nessuno potrà mai rubarmi la conoscenza del Cosmo.
Verissimo e davvero ben detto... però non vorrei che questo ti esimesse dal comprarti una Ferrari... :)
Oh, non c'è pericolo!
pensa quante fighe si tromba il tizio con la ferrari.
pensa quante fighe ci trombiamo noi con la conoscenza del cosmo.
UzZio, stai zitto, va'.
quante, uzzio? non capisco, c'è dell'ironia?
è difficile per chi non è "del vostro mestiere" riuscire a capire l'utilità del vostro lavoro.
è difficile, per esempio per me, riuscire a capire perché sia giusto spendere Nmilardi di euro per costruire una macchina che ci risponda alla domanda "perché?", quando ci sono miliardi di persone in questo mondo che non hanno acqua potabile a sufficienza.
ci sono miliardi di persone che non hanno assolutamente la possibilità di domandarsi "perché?" perché devono solo preoccuparsi di arrivare a domani.
ci sono poi pochissime persone che, avendo soddisfatto tutti i bisogni primari e secondari, possono mettersi a cercare la risposta alla domanda "perché?".
non voglio rovinare la festa a nessuno e non voglio aprire una polemica, né fare discorsi comunistoidi. ritengo che queste siano riflessioni né di destra né di sinistra ma semplicemente umane.
volevo solo provare a far capire a voi che siete giustamente contenti per questa cosa dell'LHC quali possono essere le ragioni per le quali la gente domanda: "ma cosa lo fate a fare?".
Forse pensi che se avessero dato quei 8 miliardi di dollari ai paesi dell'Africa sarebbe cambiato qualcosa per quella gente? Che avessero dovuto spartire quei soldi tra tutti quelli che non ce la fanno ad arrivare a fine mese? Pensi dunque che i problemi dell'umanità si sarebbero risolti? Certi problemi non si risolveranno mai. L'AIDS in Africa non sarà mai sconfitto, la gente continuerà a morire di questo, di fame e di sete. Scommetto quello che vuoi che fra mille anni, se l'uomo popolerà ancora queste terre, ci sarà ancora gente che non riuscirà a vivere con quello che guadagna. Questi ed altri problemi sono di certo oggettivamente ben più gravi del sapere se esiste o meno la supersimmetria. Ma non si possono risolvere con 8 miliardi di dollari. Cerchiamo dunque di risolvere quelli che si possono risolvere e lasciamo da parte questi ragionamenti. Noi siamo scienziati e siamo abituati a vedere che le nostre ricerche non riscuotono successo. Poi però sono tutti contenti quando possono chattare in internet, usare i telefonini, farsi una tac e curarsi con i più moderni medicinali. Eppure tutti sembrano dimenticarsi che c'è qualcuno, da qualche parte, che si pone certe domande. Se ne ricordano solo nel momento del bisogno, ovvero quando serve una medicina particolare o quando sembra che le sorti della Terra siano in mano ad una mostruosa macchina ingoia soldi.
credo che se ognuno abbia dei soldi possa spenderli come meglio crede... certo è che con 8 miliardi di euro ad esempio destinati alla ricerca contro il cancro piuttosto che alla fame nel terzo mondo che come dice marco tra 100 anni ci sarà ugualmente (li è questione di clima, c'è il deserto e li rimarrà per sempre) magari l'umanità avrebbe fatto si un passo avanti...
io da comunista, alla faccia di francesca, dico W LHC!, mai soldi furono spesi meglio, cioè che ci rende diversi dagli animali è la curiosità e la sete di conoscienza, tralasciando le eventuali applicazione, certo a lungo termine, delle scoperte fatte con LHC, se si costruissero più LHC e meno armi il mondo sarebbe migliore e più "studiato"
Non posso che trovarmi in perfetto accordo, tranne le prime tre parole, ovviamente :D
io penso che discorsi come: "i morti di fame/aids/guerre ci sono sempre stati e sempre ci saranno" andrebbero lasciati fare alle vittime, se mai loro volessero farli. dalla nostra posizione è un po' tanto comodo dire che non avremmo risolto un problema spendendo quei soldi aiutando il prossimo, perché tanto non si finirebbe mai. se è vero che si rinasce dopo la morte, vi auguro di rinascere ricchi e pasciuti come adesso, anche se statisticamente è più probabile nascere in miseria.
io non ho la pretesa di risolvere tutti i problemi del mondo, ma posso andare in africa - esempio banale, perdonatemi - e mettere a disposizione il mio sapere + i soldi di una iniziativa benefica e far costruire un pozzo per un villaggio. allora, siccome da quel pozzo berranno solo 100 persone, era meglio non fare niente, tanto in africa vivono 1 miliardo di persone?
io penso che ciascuno dovrebbe fare la propria parte, e se tutti la facessero e ci fosse meno egoismo si cambierebbe davvero qualcosa, i poveri ci saranno sempre ma la gente che muore di fame forse no.
è un dovere morale dell'uomo non rassegnarsi davanti al fatto che i suoi simili muoiono di fame. io questo credo.
è un po' come dire: io faccio la raccolta differenziata ma che la faccio a fare se il mio vicino non la fa. io devo fare la mia parte, poi gli altri penseranno alla propria.
in secondo luogo il telefonino la tac e il computer - scusate il francesismo - cosa cazzo c'entrano con l'astrofisica?
scoprire come si cura il cancro e costruire una macchina a questo scopo è una cosa, sapere cos'è l'antimateria è un'altra cosa. l'utilità della ricerca non è tutta la stessa: la ricerca "fisica/astronomica" (perdonate l'ignoranza) cerca di trovare risposte dalla enorme portata filosofica (etimologicamente parlando) che non hanno utilità pratica.
vi faccio inoltre presente che fin dalla antichità i pensatori e i ricercatori erano gente che non aveva da fare un cazzo da mane a sera, che aveva risolto i problemi fondamentali dell'esistenza perciò poteva dilettarsi con il pensiero, anche il tizio che ha scritto la scienza delle costruzioni sulla quale si basa il mio lavoro tutti i giorni era un conte francese vissuto nel 700 che in vita sua non ha mai lavorato un giorno... e ha fatto bene perdio, ci ha fatto un favore tanto!!!
tutto questo non vuol dire che io sia contraria ad alcunché, come erroneamente sostiene Giulio, io vorrei solo che voi riusciste un minimo a capire cosa c'è nella testa di chi è scettico nei confronti dell'astrofisica, perché va bene non essere d'accordo con codeste persone ma bisognerebbe forse un minimo capire i loro pensieri per poterli criticare, non liquidandoli semplicemente con: "tanto di ste cose non ne sanno niente..." =)
Giulio sono d'accordo su "quello che ci distingue dagli animali" ma sono più d'accordo su quello che disse Jonathan Swift: "gli uomini sono animali dotati della capacità di ragionare". se si ragiona solo per costruire LHC e invece ogni volta che c'è da scegliere se fare una guerra o non farla, non si ragiona e si fa una guerra, mi pare che la parte più importante del ragionamento l'abbiamo mancata, alla fine la differenza con gli animali ritorna ad essere trascurabile.
secondo me, come dissi in un commento ad un vecchio post di marco, secondo me i soldi per la ricerca dovrebbero avere alcune priorità, e in testa dovrebbero esserci ovviamente i fondi per la sanità, la ricerca contro le malattie ecc...
Dunque, il discorso è ovviamente più complicato. Ognuno deve fare la sua parte, giusto. E' vero, non ci si può rassegnare a vedere la gente che muore di fame, da una parte, e quelli che prendono l'elicottero per andare a pisciare. Ma io credo in tutta onestà che non si potrà risolvere questa cosa. Certo, la nostra è una posizione "privilegiata" e sono senza dubbio convinto che se io fossi tra quel miliardo di persone che rischia la vita mi porrei le domande del tipo "ma invece di spenderli così, sti soldi, non possono darmene un po' che così mi curo?". Però, vedete, se così fosse, si risolverebbero i miei problemi, forse anche quelli di tutti quelli che vivono in Africa. Per quest'anno. E l'anno prossimo? E fra cento? Mille? Ok, dammi tutti questi soldi: io vado lì, faccio un pozzo e costruisco qualcosa. Dieci anni dopo il pozzo è prosciugato e, se tanto mi da tanto, le autorità locali hanno già occupato il mio edificio e ci sarà una guerra civile. Certo, ho risolto per un breve periodo di tempo i problemi di qualche migliaio di persone. Forse ne ho salvate anche qualche migliaio. Bravo, ho fatto la mia parte.
Ma dopo?
Vedete, io non sono in grado di dire se è giusto spendere tutti quei soldi per una macchina piuttosto che farne altro uso, ma so sicuramente che tutti i soldi di questo mondo non risolvono il problema. Lo spostano, lo rinviano, ma non lo risolvono.
E' ovvio che io sia di parte. Però servirebbe una visione d'insieme più grande.
Cosa c'entra la tac, il telefonino e internet con l'astrofisica? Beh, niente ovviamente. Ma internet è nato al CERN come sistema di comunicazione interna, e oggi nessuno ne può fare a meno. Il telefonino è nato dallo sviluppo delle tecnologie delle trasmissioni radio. Stesse considerazioni per la tac e tutti gli altri dispositivi moderni che usiamo. Neanche LHC serve all'astrofisica. Anche l'astrofisica, in un'ottica più ampia, non serve a niente.
C'è qualcosa di molto più profondo in tutto questo che è molto difficile da spiegare a chi non si occupa di queste cose. Inoltre nessuno ha mai liquidato nessuno dicendo "tanto non ne sanno niente". Ho solo detto che per le persone che non si occupano di questo è molto difficile arrivare a capire le motivazioni che hanno spinto 26 nazioni a costruire un macchinario in 16 anni solo per rispondere a delle domande alquanto fantasiose. Perché se la mettiamo su questo punto, la ricerca scientifica intera dovrebbe essere messa da parte e abolita in favore degli aiuti umanitari.
Tra l'altro, la ricerca scientifica è uno dei lavori più sottopagati - tranne per quella gente decrepita che ha la cattedra di professore ordinario che farebbe bene a mollare tutto e andare giocare a bocce o a controllare gli scavi per le strade.
Uh, vedo la discussione soltanto adesso, quindi posso solo dare una posizione riassuntiva.
Sono d'accordo con Aidi in molti punti. Anche secondo me è sbagliato dire "tanto non serve a niente". Se il nostro aiuto non serve a niente potrebbe essere che i nostri destinatari non sappiano cosa farsene non perché sono sbagliati loro ma perché è sbagliato il nostro modo di aiutarli.
Non sono d'accordo con Aidi su un punto molto sottile. Tu Aidi dici: cosa c'entra l'astrofisica con la medicina. Niente, e siamo tutti d'accordo. Ma allora una domanda sensata a questo punto potrebbe essere: beh, e allora che caspio c'entra l'astrofisica con gli aiuti umanitari?
L'Occidente spende soldi in aiuti umanitari (utili e inutili) e spende soldi in ricerca scientifica (utile e inutile): beh, qual è il problema in questo?
Non so se mi sono espresso chiaramente.
ora filippo, senza la ricerca di base, non avremo neppure l'elettricità, in questo momento l'astrofisica fa ricerca di base, perchè quello è il futuro, quello è la frontiera, l'LHC aprirà un mondo, che probabilmente nel giro di 20 ci permetterà di non riconoscere il mondo di ora. I soldi della ricerca non possono essere dirottati su altro, buttati in tank e aeri non servono a un cazzo, quelli devono essere utilizzati per scopi umanitari! non si può tagliare la ricerca! sarebbe il peggiore dei delitti possibili, nel peggiore dei mondi possibili, che nostro malgrado è reale (ovviamente è un iperbole)
Sì Giulio, più o meno sono d'accordo. Una cosa: cosa intendi per "ricerca di base"? Io non saprei dire cos'è la ricerca di base. Non so se l'astrofisica sia ricerca di base, ma comunque LHC non è un esperimento di astrofisica ("esperimento di astrofisica" è un ossimoro, spero che questo sia chiaro a tutti). LHC è un esperimento di fisica delle alte energie di origine non astrofisica, e non so se questa sia ricerca di base. Comunque se non avessero realizzato LHC io ci sarei rimasto molto male; sono molto eccitato all'idea che quando sarò vecchio potrò dire: quand'ero ragazzo queste cose non si sapevano ancora... :)
IO E SABRI CI SIAMO LETTE TUTTO IL BLOG(NU MACIGN)per cercare qualcosina sulla pasquetta 2007 che avevi passato con noi..ma non ci hai cacate quindi ci siamo offese:-)
Carissima,
intanto ciao, eh? Comunque avete ragione. Mi scuso con voi e con tutto il popolo di Popoli (!) e di Pescara.
a questo proposito racconto una mia boiata personale. c'è l'acqua san benedetto "Primavera di Popoli", giusto? io pensavo che fosse un nome artistico, sulla falsariga dei fatti del 1848. invece leggendo bene scopro che è un'acqua che viene imbottigliata dalla sorgente di Popoli. sgosh!
Beh, se imbottigliano la San Benedetto laggiù bisogna chiedere ad un autoctono. O voi di Popoli se ci siete date un segno!
adelaide, ho letto ora la tua domanda...vuoi sapere quante fighe capitano a noi?
bene, eccoti la risposta.
Soldi spesi bene.
Aidi - Popoli è in Provincia di Pescara. A Popoli ci sono le sorgenti del fiume Pescara, che sfocia (come puoi immaginare) a Pescara. Anticamente il fiume si chiamava Aterno, ma questo non è importante. Sta di fatto che la San Benedetto (la cui sede è in Provincia di Venezia) ha acquisito l'acqua di Popoli e l'acqua che viene imbottigliata lì ha quindi etichetta San Benedetto. Se assaggi un sorso di acqua San Benedetto di Scorzè e una di Popoli ti accorgi però subito della differenza.
Sempre lieto di rendermi utile alla comunità.
UzZio - Ti ricordo che a te càpitano anche le donzelle, ma scegli di non trombarle! :) Cosa del resto tipica degli astronomi.
[Il commento eliminato è mio.]
sì, tipica.
T R O P P O.
meglio cambiare, no?
=)
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