lunedì 18 gennaio 2010

Come ottenere.../3: ultimo post

Esposizione
L’esposizione è una delle cose più rognose della fotografia digitale. Gli esposimetri delle macchine sono costruiti in modo tale che il punto più chiaro (bianco) della foto venga ricondotto ad un grigio al 18%. Il risultato? Ad esempio nelle foto scattate con la neve, vedrete la neve grigia e non bianca. Ora, si potrebbe parlare per ore dell’esposizione, ma per adesso mi limiterò a qualche consiglio base. La vostra fotocamera dovrebbe disporre, oltre alle varie modalità di misurazione dell’esposizione, anche della funzione del blocco dell’esposizione (funzione talvolta chiamata AEL, auto exposure lock). Questa è una funzione molto utile. Ad esempio: se la vostra fotocamera lo permette, impostate la lettura dell’esposizione su “spot”. Questo significa che la macchina misura la quantità di luce solo nella zona centrale del fotogramma. A questo punto, supponete di dover riprendere un soggetto troppo chiaro, come ad esempio un paesaggio con la neve. Quello che si fa in questi casi è di puntare la fotocamera verso la neve e premere a metà il pulsante di scatto: qui la macchina calcola i valori di diaframma e tempo per avere una esposizione corretta. In effetti non è corretta: abbiamo visto che in questo modo la macchina tende a riportare il bianco della neve al grigio neutro. Allora, quello che dovete fare è: tenendo sempre premuto a metà il pulsante di scatto, bloccate l’esposizione e compensate l’esposizione di +1 E/V o anche di più. Ora ricomponente l’inquadratura e premete tutto il pulsante di scatto. Dovreste avere una foto con la neve bianca ed esposta correttamente. Un modo per vedere se la foto è esposta correttamente è di controllare l’istogramma. Praticamente tutte le fotocamere permettono questo tipo di visualizzazione e la foto è ben esposta se l’istogramma occupa tutta la gamma tonale. Se è spostato verso sinistra, significa che ci sono troppi toni scuri, ovvero che la foto è sottoesposta. Il contrario se è spostato verso destra. Nella fotografia digitale, a differenza della analogica, è cosa buona e giusta scattare “esponendo a destra”, ovvero sovraesporre leggermente, in modo tale da recuperare le informazioni dalle parti scure. (Questo è dovuto al fatto che con la pellicola valeva il detto “esponi per le luci e sviluppa per le ombre” (praticamente si sottoesponeva in fase di scatto e si sovra-sviluppava in camera oscura), ma nel digitale non c’è lo sviluppo - almeno non quello delle pellicole!)

Bilanciamento del bianco (WB)
La funzione auto-WB (AWB) nella maggior parte dei casi fornisce risultati abbastanza fedeli, eccezion fatta per le foto notturne e alcune foto scattate in condizioni di luce particolari. In ogni caso, servitevi pure delle modalità pre-impostate per il WB: se c’è il sole impostate il WB su Luce diurna, se è nuvoloso su Nuvoloso eccetera. Se volete avere un controllo maggiore, alcune fotocamere permettono una regolazione fine del WB, ovvero vi permettono di agire sui singoli canali RGB e modificare la quantità di R, di G e di B singolarmente. Ma se volete davvero avere un WB perfetto, dovete munirvi di un foglio bianco neutro (gli A4 in genere vanno bene, ma non sono neutri al 100%) e impostare manualmente il WB. Per farlo il metodo dovrebbe essere questo: scattate una foto al foglio, facendo attenzione ad inquadrare solo il foglio e impostate il WB su “Personalizzato”. La macchina vi chiederà di dire quale foto usare per il WB e voi le direte di usare quella del foglio! Inutile dire che questa procedura deve essere fatta ogni qualvolta la luce cambia. Un trucco che funziona il più delle volte e che mi ha salvato in diverse situazioni è quello di usare come riferimento per il WB... l’asfalto! Infatti alla macchina basta avere un colore neutro di riferimento, che sia bianco poco importa. Molto spesso l’asfalto ha un colore che si avvicina molto al grigio neutro e quindi potete usarlo come WB di riferimento, soprattutto per le foto in notturna!

Scatta sempre in M!
Infine, scattate sempre - o il più spesso possibile - in manuale. Avrete così il controllo completo delle funzioni e delle personalizzazioni. Ripeto, la completa padronanza della macchina avviene dopo una lettura approfondita del manuale, di varie prove e di tante foto sul campo. Ogni volta che iniziate a scattare, ricordatevi di controllare le impostazioni della macchina, come ad esempio la sensibilità ISO, la compensazione dell’esposizione e il WB. Altrimenti va a finire che vi trovate con foto rumorose (ISO alti), sovraesposte (compensazione su +1, 2 E/V) e blu (WB su tungsteno)! Sembra anche questo banale, ma recentemente mi è capitato di dover cestinare un’intera sessione perché mi ero dimenticato gli ISO a 400!

E la post produzione?
Beh, anche sulla post produzione (PP) si potrebbe discutere a lungo. C’è chi la fa, chi non vuole saperne, chi la fa ma solo per correggere i difetti della foto o chi la fa e sconvolge l’intera foto (ad esempio con HDR spinti o chissà quali altre diavolerie). Per quanto mi riguarda, ritengo che un minimo di PP ci voglia. Nell’analogico c’era lo sviluppo in camera oscura; con il digitale c’è la “camera chiara”, indispensabile per chi scatta usando il formato grezzo RAW - le compatte in teoria non dovrebbero avere questa possibilità. In ogni caso, il mio concetto di PP è quello di correggere quegli errori che inevitabilmente la macchina (o il fotografo) commette. Ecco alcuni esempi di regolazioni che potete fare una volta a casa con i vostri JPEGs e programmi di foto-elaborazione gratuiti come GIMP:
  • aumentare il contrasto (che si può fare agendo sui livelli o sulle curve, creando una curva ad “S”);
  • regolare la tonalità, ovvero eliminare fastidiose dominanti (quelle più comuni sono l’azzurro nelle foto con il sole d’estate e il rosso nelle foto in notturna);
  • regolare la saturazione, ovvero saturare un po’ i colori senza esagerare, ovviamente;
  • aumentare la nitidezza con gli strumenti forniti dal software, in particolare, se presente, applicare una maschera di contrasto;
  • raddrizzare l’orizzonte o, in mancanza di esso, guardare le linee verticali e verificare che siano effettivamente verticali. Per fare ciò in fase di scatto, molti treppiedi dispongono di una livella a bolla, oppure vendono delle livelle a bolla da mettere sulla slitta del flash - ovviamente la vostra compatta deve disporre della slitta del flash!
  • aggiustare l’esposizione, ovvero portare l’istogramma in modo tale che occupi tutta la gamma tonale, quindi agire sui livelli e tagliare quelle tonalità che non sono toccate dall’istogramma.

Ecco questi sono solo alcuni consigli che mi sono venuti in mente e spero vi siano stati utili. Non sono post con la pretesa di “insegnare”, ci mancherebbe. Sono solo alcune osservazioni scaturite dalla mia piccolissima esperienza e che volevo condividere con voi! Se quindi ho tralasciato qualcosa - molto probabile - fatelo pure presente. In ogni caso, buon divertimento ma soprattutto... buona luce!

°°°

Come da titolo, questo sarà l’ultimo post. Questo blog chiude i battenti. Non so se mi mancherà, ma è una scelta che sento di dover prendere. Probabilmente tornerò, non so quando, non so come, ma di sicuro non qui. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato in questi (quasi) tre anni con commenti, spunti, riflessioni e quant’altro e hanno contribuito a renderlo un bel blog. Spero di non avervi annoiati troppo e spero anche che alcune cose che ho scritte vi possano essere utili.
Arriverderci amici miei,
Marco

10 commenti:

Filippo il mulo ha detto...

Caspio, rispondo al tuo commento sul mio epitaffio e poi mi trovo davanti al tuo.
Ti dirò, mi fa piacere. È periodo. Il rinnovamento si sente nell'aria. Tempo di brindisi.
Good luck.

sushi john ha detto...

adesso che le cose diventavano interessanti molli tutto???!?!?!?!?!?!??!?!?

Deezzle ha detto...

@Fili. Ti ringrazio. Vedremo cosa ci porterà il futuro.

@John. Beh, ma guarda che quella specie di tutorial è finito! :P

sushi john ha detto...

mi aspettavo altri eccitanti tutorial.

Filippo il mulo ha detto...

Tipo: un tutorial su come chiudere il proprio blog, o un tutorial su come scrivere un tutorial.
Anzi John, potresti fare l'ennesimo post "premi F5 e cambia" in cui ci farai sbudellare con svariati tutorial nel solito stile molto random.

sushi john ha detto...

mi piace.

adelaide_the_president ha detto...

fermatelo! fermate quest'uomo!

adelaide_the_president ha detto...

grazie marco per questo blogghino. a me mi sono garbati sia le storie di fotografia sia i linkini ai video con le maiale e i reppusi. (le maiale sono le mignottone svestite, per chi non fosse in confidenza con il parlato toscano) anche se al 90% delle volte erano reppusi che non conoscevo...

Deezzle ha detto...

Grazie Adelaide. Mitici reppusi... assomigliano molto alle scimmie. Scimmie reppuse. Mitiche.

adelaide_the_president ha detto...

che tesoro, dee! mi hai risposto proprio il giorno del mio compleanno <3