lunedì 31 marzo 2008
Un bel gruppo
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Etichette: algebra di Lie, fisica teorica, matrici, rappresentazioni, SU(3), teoria dei gruppi
domenica 30 marzo 2008
Robe varie
Bene, adesso che vi ho raccontato brevemente Parigi, ritorniamo a parlare di cose serie.
- Sul Panorama di questa settimana c'è un articolo su un tizio italiano (non ricordo il nome) che, a trent'anni, lavora al progetto Atlas al Cern di Ginevra. Da quanto si legge, questo qui ha creato un algoritmo per poter distinguere le particelle che vengono generate da scontri ad alta energia tra protoni. Ovviamente, come la stragrande maggioranza dei ricercatori del mondo, anche lui confida molto nelle possibilità del nuovo LHC, la cui accensione "ufficiale" è prevista per maggio. E fin qui niente di nuovo direte. Ebbene, è vero. Quello però che ho trovato curioso è che qualche giorno fa dei tizi sconosciuti (uno era un ex-studente di fisica e l'altro studia la 'teoria del tempo', che non si capisce cos'è) dalle Hawaii hanno fatto causa al Cern per un motivo molto semplice ed altrettanto infondato: questi due sospettano che l'LHC sarà talmente potente da poter creare un buco nero che può distruggere la Terra. Il Cern ha risposto che queste accuse sono del tutto infondate e la polemica si è accesa. La notizia completa la trovate sul sito del Corriere.
- Ho scoperto, anzi ho provato con mano, che il programmino integrato nel Mac OS X chiamato Automator è davvero troppo utile. Ad esempio si possono creare dei flussi di lavoro che fanno risparmiare un sacco di tempo. Questa funzionalità la conoscevo già ma non l'avevo mai provata perché, forse, non ne sentivo il bisogno. Però l'altro giorno mi sono chiesto se fosse mai possibile ridimensionare le foto senza ogni volta aprire Gimp (o chi per lui), ma farlo direttamente con il classico "tasto destro". Ovviamente si può fare, creando un workflow con Automator e salvandolo come plugin per il Finder. Chi ha un Mac può capire. Ma si possono fare tantissime altre cose, sia per le foto che per altri tipi di documenti.
- Parlando di foto, ho riscoperto una funzione molto utile di PhotoShop, ovvero la possibilità di modificare le "curve di colore". Davvero una funzionalità molto utile e potente per regolare contrasto, luminosità, profilo RGB e singolarmente i tre colori. Ad esempio, anche se creo un HDR che non è tanto per la quale, smanettando con le curve è possibile ottenere un risultato abbastanza carino. Un esempio lo trovate su Flickr, appena aggiunta: si tratta di una serie di 5 foto scattate ad intervalli di 1 EV e "mergiate" in HDR con Photomatix. I più attenti noteranno un non perfetto allineamento delle immagini. Chiedo perdono. Successivamente ho dato l'HDR in pasto a PhotoShop e, giocando con le curve, ho ottenuto l'immagine finale. Forse, a guardarla bene, c'è troppo contrasto. Migliorerò.
- Per concludere, di seguito vi posto la versione HDR della centrale elettrica dell'Enel di Porto Marghera: questa l'ho fatta direttamente in PhotoShop e l'ho elaborata un pochino con le curve, le saturazioni dei colori eccetera.

Bene, vi saluto. Ciao bellissmi.
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Una giornata - Pomeriggio
Adesso ritornate sui vostri passi, ripercorrete la piazzetta di prima e attraversate la Senna sul Pont du Change e raggiungete il Teatro della Città nella Place du Châtlet. Prendete Boulevard Sébastopol, e tenete alla vostra destra la Tour de Saint-Jacques; proseguite per un centinaio di metri e svoltate a destra per Rue Berger fino a raggiungere il Centre Pompidou, il museo d'arte contemporanea. Più che l'edificio in sé, è curiosa la fontana multicolore che sta proprio nelle immediate vicinanze, molto carina. Ripercorrete Rue Berger, attraversate il viale di prima e arriverete al famoso Forum des Halles, in pratica un grande centro commerciale. Scendete nel grande magazzino al terzo piano interrato e lasciatevi guidare dalle indicazioni fino all'uscita sul lato della Bourse. La chiesa che vi trovate di fronte è Saint-Eustache e cogliete l'occasione per visitarla. Rientrate nel centro commerciale e prendete la metropolitana, linea 1 direzione Défense. Scendete alla fermata Louvre-Rivoli, in Rue Rivoli. Il grande palazzo che vedete è il lato posteriore del Louvre: tenetevi il palazzo in sinistra e risalite lungo Rue Rivoli fino ad incontrare l'entrata al Museo dal Padiglione Richelieu.

Usciti dalla Piramide, fate una piccola deviazione: ritornate in Rue Rivoli, attraversatela e il palazzo che avete di fronte è il Palais Royal, sede del Consiglio di Stato. Non credo si possa entrare ma voi non dovete farlo. Semplicemente tenete il Palazzo sulla destra e andate a vedere lo splendido cortile interno: anzi, più che splendido lo definirei strano, dal momento che qui c'è l'opera d'arte permanente di Buren, le famose colonne zebrate.
Tornate quindi in Rue Rivoli, svoltate a sinistra per Place du Carrousel, dove iniziano i giardini di Tuileries, la cui entrata è costituita dall'Arc du Carrousel, un mini Arco di Trionfo. Se il pomeriggio è soleggiato, fatevi pure tutti i Giardini fino alla Concorde, non è tanta strada. Alla Concorde, svoltate a destra per Rue Royale e l'edificio a forma di templio greco-romano è la chiesa della Madeline: consiglio, ancora una volta, di entrare, vista la pochissima presenza di turisti. A questo punto proseguite per il Boulevard des Capucines e svoltate subito a destra in Rue Duphot per poi prendere la chiccosa Rue Saint-Honoré. Dopo un centinaio di metri girate in sinistra per Rue de la Paix e la piazza che vedete, con l'obelisco al centro, è la famosa Place Vendôme. Quello in sinistra, con le tende bianche, è il famoso Hotel Ritz, mentre le altre entrate della piazza sono di importanti boutiques (come Cartier, Bulgari, Chanel eccetera). Se adesso proseguite per Rue de la Paix, vedrete sicuramente un edificio importante, che nient'altro non è che l'Opéra A questo punto avete varie opzioni, ma dipende da ciò che volete fare.
Potete, ad esempio, tenervi l'Opéra alla vostra sinistra e raggiungere l'inizio dei Grands Boulevards: qui potete dedicarvi allo shopping visti tutti i grandi magazzini presenti. Quella è infatti la zona delle Galeries La Fayette, di Printemps e, fino alla stazione di St. Lazare, ci sono negozi e negozietti per tutti i gusti.
Oppure potete prendere la metro all'Opéra, linea 7 direzione Villejuif fino a Palai Royal; qui cambiate con la linea 1 direzione Chateau de Vincennes e proseguite fino a Bastille. Questa piazza, che altri non è che una grande rotonda, ospitava la Bastiglia ma adesso a ricordarla c'è solo un obelisco. Risalite il Boulevard Beaumarchais e svoltate a sinistra alla seconda via: in men che non si dica siete a Place des Vosges, una bellissima piazzetta tutta perfettamente quadrata, dove aveva la casa Victor Hugo. Questo è un bel posto per rilassarvi se avete mal di gambe, visto che c'è molta tranquillità e c'è abbastanza verde da potersi sdraiare per qualche minuto.
Per la sera propongo di fare un salto alla Défense: da Bastille prendete la linea 1 direzione Défense e scendete alla fermata prima del capolinea, Esplanade de la Défense. E' un quartiere molto moderno, non penso che ci siano nemmeno appartamenti. Ci sono però molti grattacieli e di sera è un paesaggio molto suggestivo. Chiaramente non ci sono ristoranti lussuosi, solo molti bar e fast food, ma se siete in cerca di una vacanza low-cost, non ve ne importerà molto. Il grande Arco illuminato di bianco fa la sua porca figura e contrasta meravigliosamente con il nero dei grattacieli.
Insomma, per essere stata una giornata, consideratevi fortunati per aver visto questa gran quantità di cose.
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venerdì 28 marzo 2008
Una giornata - Mattina
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mercoledì 26 marzo 2008
Cinque giorni nella capitale di Francia, II pt
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martedì 25 marzo 2008
Cinque giorni nella capitale di Francia, I pt
Desolé, pas de places pour ce soir.
Per fortuna ci danno l'indirizzo di un ostello, un po' fuori, dove apparentemente c'è posto. Arrivati là, dicono:
Pas de places pour 5 soirs. Deux soir, après, il faut changer la chambre.
Ok. 21 euro, colazione e lenzuola comprese. Camera tripla, da condividere con uno sconosciuto. Chissà che tipo sarà, boh. E' l'una, dove andiamo? Sabato pomeriggio, programma: Istituto del Mondo Arabo, Grande Moschea. E poi? Vedremo.
L'Istituto del Mondo Arabo è un edificio piuttosto moderno e interessante, nel senso che le sue pareti esterne sono fotosensibili: a seconda della quantità di luce, le “finestre” si aprono e si chiudono da sole. All'interno è presente un ristorante, una libreria, una biblioteca particolarmente fornita, un museo e uffici. Ovviamente tutto riguardante il mondo arabo.
Riprendiamo a camminare e ci dirigiamo verso la Senna, per poi svoltare a destra dove ci dovrebbe essere la Facoltà di Scienze dell'università. In effetti l'edificio c'è ma è abbandonato e sta cadendo a pezzi. Svoltiamo ancora in destra, poi in sinistra e raggiungiamo finalmente la Grande Moschea. Edificio piuttosto grande, bianco, decorato a dovere, bella. Peccato per il tempo che è nuvoloso e si mette anche a piovere. Sono le 3 del pomeriggio e la fame, ora, si fa sentire. Dove si mangia?
Dopo cena lo passiamo tra la Cité e il Louvre, anche se la pioggia è ovunque e non lascia scampo nemmeno il freddo. Quindi, verso l'una si ritorna all'ostello, dove il nostro coinquilino sta già dormendo delle buone. Sicuramente l'avremo svegliato con tutto il baccano che abbiamo fatto ma, diavolo, era necessario. Chissà che tipo è. Speriamo che domani sia bello.
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lunedì 24 marzo 2008
I'm back
La risposta a questa domanda è molto semplice e un'occhiata alle foto su Flickr vi saprà raccontare molto di più di quanto possa fare io con le sole parole. Tuttavia anche le parole hanno il loro peso e credo che un bel racconto, corredato da opportune fotografie, sia il miglior modo di procedere in questi casi. Che ne dite? Può andare?
Benissimo. Prima di cominciare, però, volevo rispondere alla domanda precedente con un tentativo di HDR fatto a mano, ovvero tenendo la fotocamera in mano senza appoggiarla a treppiedi o altri posti. Ovviamente il risultato è pessimo, perché sono alquanto evidenti i segni del fatto che le tre immagini non sono affatto allineate. Pazienza. Nei prossimi giorni comincierò a raccontarvi un po' di cose. Saluti.

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venerdì 14 marzo 2008
Here I go...
Innanzitutto mi congratulo ancora con il mio caro amico Giovanni, che mercoledì si è laureato "magistralmente", diventando perciò disoccupato. Ancora congratulazioni e complimenti Gio!
L'altra cosa che volevo dirvi è di non preoccuparvi se non mi sentite/leggete/vedete per queste due settimane che verranno. Infatti è fin troppo noto che la mia vita va avanti a "periodi". Mi spiego. Ci sono periodi in cui non faccio nulla che non sia studiacchiare e le solite altre cose (basket, ripetizioni) e sembra che il tempo non passi mai ed è terribilmente noioso. Poi ci sono periodi in cui non ho un attimo di respiro: tutto si concentra in un intervallo di tempo fin troppo piccolo persino per respirare. E così finisco a restare fuori di casa, tra una cosa e l'altra, anche per qualche decina di giorni. Mi viene in mente ad esempio lo scorso agosto: iniziato a Madrid, passando per Jesolo (lavoro), poi sul Garda (divertimento), poi in montagna (passeggiate + studio), poi di nuovo a Jesolo, poi di nuovo in montagna, poi al mare e finalmente a casa. Oppure il febbraio dell'anno scorso, passato tra Asiago, NYC e la montagna. Oppure queste vacanze di Natale, con un piede a Bormio, uno in montagna, uno a lavorare in pizzeria, poi di nuovo in montagna e finalmente a casa.
Insomma potrei citarvi almeno altre dieci storie del genere; tuttavia non lo faccio perché (1) probabilmente non vi interessa e (2) sono anche cazzi miei. Comunque, il succo del discorso è che anche questi dieci giorni pre- e post-pasquali sarò piuttosto impegnato, cioè in giro per il globo. Come conseguenza di tutto questo, al mio ritorno il mio account di Flickr subirà un aumento esponenziale di fotografie (a proposito: ieri, approfittando della bella giornata, ho scattato un paio di foto, cercando di implementare la mia tecnica con qualche scatto macro. Ovvio che non sono venute affatto bene, comunque fateci un salto) e una serie di robe da raccontare. Così spero di garantire almeno tre/quattro post sicuri.
Altra cosa, non meno importante: martedì scorso (11/03/08) è uscito l'album nuovo di Snoop Dogg, Ego Trippin'. Io non l'ho ancora ascoltato, ma scommetto che è una bomba, come del resto lo sono tutti gli album di Snoop.
Bene, questo è quanto.
Signori e signore, vi saluto e vi auguro a questo punto di passare una felice Pasqua e mi raccomando di lavarsi bene i denti: con tutta la cioccolata che ingoierete, la Pasqua è, assieme all'Epifania, la festività preferita dall'Associazione Dentisti Italiani. Auguroni a tutti voi, a risentirci presto.
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Etichette: disoccupazione dopo essersi laureati, pasqua, periodi pieni, senza respiro, tanti auguri
lunedì 10 marzo 2008
Esame insolito
- Salve professore, ero giusto passato nel suo ufficio.
- Salve.
- Ero passato per quel discorso della tesina, l'aveva letta?
- Ehm, no. Non ancora.
- Ah. No perché mi aveva detto di aggiungere quelle due cose sulla riga a 21 cm e sulle nebulose planetarie.
- Ah sì, ricordo. E' riuscito a fare tutto quindi?
- Sì, sì. Ecco, le lascio una copia cartacea della tesina, così se vuole leggerla...
- Ah, bene, bene.
Si avvia verso il suo ufficio.
- Quindi questo concluderebbe il suo esame, vero?
- Ehm... sì.
- Aveva fatto la parte con il dott. M.?
- Sì, beh, l'ho studiata...
- E come l'ha trovata?
- Non ho avuto grossi problemi a riguardo.
- Bene.
- ...
- Senta, vuole che concludiamo l'esame?
- Adesso? Oggi?
- Beh sì.
- Ah... ok.
- Allora dai, vada su a prendere il registro, mi faccia una cortesia.
- Va bene.
Cinque minuti dopo, nel suo ufficio:
- Dunque, mi dica un po': cosa ha trovato?
- Beh, ecco, lo studio fatto sulle abbondanze chimiche delle PNe ha mostrato che... [segue un monologo di circa due minuti sulle abbondanze relative delle PNe.]
- Uhm, molto interessante...
Nel frattempo, il prof prende il registro e comincia a scarabocchiare qualcosa.
- ... quindi si conclude che il rapporto He/H nelle PNe di tipo I è più alto...
- Mi passa il libretto per favore?
- Ecco, tenga.
Scrive: Astrofisica Stelle e Pianeti, 10/03/2008, 30.
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Etichette: esame insolito
sabato 8 marzo 2008
Nothing to say
Sono qua. Poco presente ma sono qua.
Scattata a Venezia, vicino a Campo Santa Margherita. Saluti a tutti, per il momento non ho tanto da scrivere. Tornerò a farmi sentire.
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sabato 1 marzo 2008
Così, tanto per scrivere
Beh, adesso vi lascio. Saluti a tutti, ai belli e ai brutti.
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